sabato 17 dicembre 2011

142 — Scegliamo un esempio dal mondo animale. Allorché organismi nutriti da uno stesso sangue si separano, tale processo evoca sempre un senso di incompletezza dell’essere. La progenie dei piccoli, ciechi neonati si sottomette con tanta incoscienza alle forze della natura che solo la compassione li nota. Ma il tempo trascorre, e quelli divengono un branco poderoso. È vero che lottano fra loro, ma attaccano il nemico congiunti. Si è quindi sviluppata una nuova forza, nonostante la pochezza dell’inizio.
Prendiamo ad esempio una costruzione. Per edificare la nuova casa si abbatte la vecchia. Ogni pietra, ogni trave rimosse dalla vecchia sede gridano contro l’ingiustizia di quell’atto. Ma la demolizione si compie e una nuova energia divampa. Kali, il Distruttore, diviene la Madre, il Creatore. Con i resti del vecchio si erige una struttura nuova. Una nuova energia pervade lo spazio Questi semplici esempi ricordano la necessità di rigenerare l’energia.
Se Ci riferissero di una forma rimasta invariata da un millennio, rimpiangeremmo soprattutto l’assenza di progresso della spirale di energia che avvolge quella struttura. La Nostra gioia sarà sempre la grande azione. Noi chiamiamo distruzione creativa quella che contiene la tensione al futuro. La creazione cosciente di un nuovo flusso di energia fa comprendere le correnti cosmiche. Pensate dunque alla necessità di manifestare movimento, sia nel pensiero che nell’azione. Tutti hanno udito dell’avvento della Nuova Era. Potrebbe il nuovo giungere inattivo? È meglio salutare un nuovo cucciolo cieco che un vecchio pappagallo che ripete cose superate. Raffrontate gli Insegnamenti di vita elargiti all’umanità; senza influire sul precedente, ciascuno di essi apre porte nuove alla conoscenza. Le perenni realtà della vita sono i fondamenti di ogni specifico Insegnamento. Quindi sono da studiare non per erudizione, ma per applicarli alla vita. Solo in tal modo potete creare un flusso di energia.

147 — Bisogna capire bene la differenza fra aspettativa e sforzo. L’aspettativa contiene sempre un momento di inattività, mentre nello sforzo c’è sempre un volo nel futuro. Questa distinzione è intesa solo da chi non resta soddisfatto del corso della vita presente e pensa al flusso incessante delle esistenze su altri pianeti.

163 — Chi vuole nuotare deve tuffarsi senza paura. E chi ha deciso di far suo l’Agni Yoga deve, tramite esso, trasformare tutta la sua vita. Perché si pensa a malincuore di concedere allo Yoga una parte di qualche ora d’ozio, per vivere il resto del tempo nel pensiero impuro? In verità ogni atto deve essere pervaso da un purificante sforzo ardente.
Ricordate come ho iniziato con voi il conseguimento dell’Agni Yoga. Allo stesso modo conducete i vostri discepoli alla padronanza dello Yoga del Fuoco. Come scultori, cominciate a modellare le varie superfici della materia grezza. Così, con continuità e all’improvviso, fate sprizzare faville di fuoco vitale dalla superficie del caos. Come il gioco della Gran Madre acquista potenza nelle spirali dell’energia di Fohat, del pari, senza paura, offrite agli uomini una comprensione completa della vita — più completa di quella attesa — nella realizzazione dell’Infinito. Non datevi pensiero dei voli e delle cadute dello spirito. Non sono altro che le curve spirali del moto. Ben peggiore è la distrazione costante e l’egocentrismo.
Lasciate che l’Agni Yoga vi conduca sulla via dove si forgia la fiamma; è un processo simile all’eterna creazione delle formazioni cosmiche. Questo Yoga, che è il più sintetico, esige l’impegno di costruire tutta la vita secondo una disciplina che all’esterno non appare. Se questa disciplina essenziale non è sentita come un giogo, ma è percepita come la gioia della responsabilità, si può dire che il primo Cancello si è aperto. Il secondo Cancello si schiude allorché si inizia a cooperare con i mondi lontani. Quando poi s’intendono i fondamenti dell’evoluzione, cadono le sbarre del terzo Cancello. E infine, quando si realizza la supremazia del corpo astrale densificato, i battenti del quarto Cancello si spalancano. Mentre quest’ascesa prosegue, si accendono i fuochi dei centri di conoscenza, e fra il lampeggiare delle energie più sottili si sviluppa la conoscenza-diretta. Amate dunque il fuoco della conoscenza e vegliate sulla crescita del potere.

165 — Il sentiero dell’eremita non è la Nostra via. Bisogna offrire alla vita i fiori dell’esperienza. Del resto, chi sceglierebbe per sé il facile metodo di un’esistenza senza scosse? Chi vorrebbe scegliere per sé il ruolo di spettatore durante una battaglia? D’ora in poi non ci saranno spettatori né oziosi, perché la Fiamma già lambisce la soglia.

martedì 13 dicembre 2011

la ricerca della felicità

allora .., continueremo la ricerca? (ieri sera abbiamo discusso, fino ad un litigio, con Antonella su "che cosa è amore" …)

ho una grossa difficoltà di esprimere le leggi esoteriche con parole. ma spero che con te, Luca, sarà più facile. sei di Vergine. devi essere mentale e razionale

1)      Dio è un perfetto equilibrio. e nella "nostra" realtà è un perfetto equilibrio tra gli opposti: alto e basso, caldo e freddo, secco e umido, etc., etc., … . è una legge cosmica, Luca. si chiama la Legge degli Opposti. non è discutibile. ok? accetti caro, ti voglio bene
2)      riguardando il Suo Amore verso di te, questo Amore ha la sua parte opposta che è Saggezza. Dio ti ama (Sua parte di Madre), ma non ti perdonerà mai nessun errore fatto contro le Sue Leggi (Sua parte di Padre). (in Oriente si chiama la legge di karma)
3)      sei una persona credente. perciò sai che Lui è onnipresente e perfetto. onnipresente in ogni momento della tua vita dalla nascita alla morte. ed ogni momento della tua vita Lui esercita perfetto equilibrio tra Amore e Saggezza su di te tramite Tutto che ti circonda: tuo padre, tue sorelle, tuoi capi, natura, tempo, etc., etc. … . tutto è Lui
4)      e c'è un tuo costante errore, Luca (uno degli errori, ma particolarmente importante in questo momento), che ti ho accennato questo sabato alla fine dell'approfondimento. fa parte della tua "croce". tu accetti "legge" nella famiglia dove deve prevalere "amore" e cerchi "amore" in "Mantero" dove prevale "legge". perciò danneggi il suo ruolo di manager. ma ricordi che la radice della problema è nella famiglia. dobbiamo "essere perfetti come il Padre Nostro" (Vangelo), Luca   

domenica 11 dicembre 2011

rapporto tra dare ed avere


rapporto tra dare ed avere:
mondo oggettivo: ognuno da quel che ha
mondo soggettivo: ognuno ha quel che da

(Krishnamurti, La ricerca della felicità)


Domanda: Qual è il motivo per il quale, dalla nascita alla morte, le persone vogliono sempre essere amate e perché se ciò non accade esse non mostrano la stessa sicurezza in se stessi dei loro simili?


Pensate davvero che i loro simili siano così sicuri di sé? Possono anche camminare impettiti, darsi delle arie, ma scoprirete che dietro l'apparenza di sicurezza molte persone sono vuote, banali, mediocri, e non sono realmente sicure di sé. E perché desideriamo essere amati? Non desiderate forse essere amati dai vostri genitori, dai vostri insegnanti, dai vostri amici? E, se siete adulti, volete essere amati da vostra moglie, da vostro marito, dai vostri figli o dal vostro guru. Qual è la ragione di questa costante brama d'amore? Ascoltate attentamente. Volete essere amati perché non amate; ma nel momento stesso in cui amate, è tutto finito: non vi preoccupate più di sapere se qualcuno vi ama. Finché chiedete di essere amati, non ci sarà amore in voi; senza amore siete inguardabili, imbruttiti, e per quale ragione dovreste essere amati? Senza amore siete una cosa morta. Quando una cosa morta chiede amore è pur sempre morta. D'altra parte, se il vostro cuore trabocca d'amore, non chiederete mai di essere amati, né porgerete mai il vostro cappello di mendicante d'amore perché qualcuno vi faccia l'elemosina. Soltanto chi è vuoto chiede di essere riempito e un cuore vuoto non potrà mai essere riempito correndo dietro a un guru o cercando amore in cento altri modi.