grazie claudia. il mio post era troppo duro, il tuo è troppo dolce. ti propongo di andare oltre e trovare un giusto sintesi tra gli opposti, in altre parole tentare di superargli o salire sull'altro livello di giusta proporzione tra di loro.
perciò propongo una nuova tema - commensurabilità (in senso filosofico - la retta o la giusta proporzione).
come il pensiero iniziale, che in modo diretto collegato con il tema Comunità, ma espressa non da un essere umano ma dal M.M. (via E.Rerihk, Agni Yoga):
"67 - Cosa si richiede alla Nostra Comunità? Soprattutto commensurabilità e giustizia. Certo questa scaturisce da quella. In verità bisogna dimenticare la semplice bontà, che non è il bene, ma solo un surrogato della giustizia. La vita spirituale è regolata dalla commensurabilità. L’uomo che non distingue il piccolo dal grande, l’insignificante dall’importante, non può essere spiritualmente evoluto.
Si parla della Nostra fermezza, ma non è che l’effetto della commensurabilità che abbiamo acquisita".
Si parla della Nostra fermezza, ma non è che l’effetto della commensurabilità che abbiamo acquisita".
voglio sottolineare: per la porta stretta - il tempo stretto
"64 - È importante insistere sulla necessità della commensurabilità.
Considero indispensabile distinguere fra eventi ricorrenti e non. Si può trascurare un oggetto di uso quotidiano, ma agli appelli si deve rispondere senza indugio. Si può affermare che un istante di possibilità cosmica è insostituibile. Certi cibi sono digeribili solo in un certo ordine. L’uomo che va a caccia non è indolente: sceglie l’ora adatta e nulla lo trattiene.
Potreste trovare la Mia Pietra nel deserto, ma se non la raccogliereste subito la perdereste di nuovo. Chi Mi conosce sa quanto importi la prontezza, ma i novizi ricordino questa legge, se vogliono avvicinarsi. In verità vi dico: il tempo è breve! Vi dico con sollecitudine: non perdete un’ora, poiché i fili del gomitolo sono multicolori. La Mia Voce vi soccorre non nel conforto del riposo, ma nel buio della bufera: imparate ad ascoltarla!
So di alcuni che hanno lasciato sfuggire l’ora della chiamata per un dolce. Ma la Mia freccia sibila nell’ora della necessità. La Mia Mano è pronta a sollevare il velo della coscienza; quindi occorre commensurare il piccolo e il grande, ciò che ricorre e ciò che non torna. Esercitatevi a riconoscere il grande! Vi dico: il tempo è breve.
Considero indispensabile distinguere fra eventi ricorrenti e non. Si può trascurare un oggetto di uso quotidiano, ma agli appelli si deve rispondere senza indugio. Si può affermare che un istante di possibilità cosmica è insostituibile. Certi cibi sono digeribili solo in un certo ordine. L’uomo che va a caccia non è indolente: sceglie l’ora adatta e nulla lo trattiene.
Potreste trovare la Mia Pietra nel deserto, ma se non la raccogliereste subito la perdereste di nuovo. Chi Mi conosce sa quanto importi la prontezza, ma i novizi ricordino questa legge, se vogliono avvicinarsi. In verità vi dico: il tempo è breve! Vi dico con sollecitudine: non perdete un’ora, poiché i fili del gomitolo sono multicolori. La Mia Voce vi soccorre non nel conforto del riposo, ma nel buio della bufera: imparate ad ascoltarla!
So di alcuni che hanno lasciato sfuggire l’ora della chiamata per un dolce. Ma la Mia freccia sibila nell’ora della necessità. La Mia Mano è pronta a sollevare il velo della coscienza; quindi occorre commensurare il piccolo e il grande, ciò che ricorre e ciò che non torna. Esercitatevi a riconoscere il grande! Vi dico: il tempo è breve.
(Comunità. Agni Yoga)