lunedì 19 settembre 2011

domanda e risposta

C.: La nostra nota deve essere inclusivitá. Se un fratello rallenta il gruppo ma il suo impegno è sincero il gruppo può rallentare per proseguire insieme. Ti pare giusto?

A.: Meglio dire che se "il suo impegno è sincero" lui rimane in gruppo. Ma sul livello gerarchicamente più basso. Perché il gruppo non si rallenta.
Nessun tipo di rallentamento è accettabile dalla Fratellanza. Il spostamento di qualsiasi discepolo di un gruppo su livello più superiore aiuta a fare lo stesso salto di coscienza per i suoi compagni di gruppo (se questo è un vero gruppo - famiglia spirituale) che ancora rimangono su livelli più bassi. Come in ogni sana famiglia umana i fratelli minori imparano dai fratelli maggiori. In termini tecniche - spostamento di un discepolo su livello più superiore "allarga" la "porta stretta" per tutti i discepoli dei livelli più bassi.
Questo significa anche che ogni vero gruppo spirituale deve avere la sua verticale gerarchica.




19 commenti:

  1. commento di Anna

    “SONO D’ACCORDO CHE L’ALLIEVO PIU’ EVOLUTO AIUTA GLI ALTRI AD AVANZARE E APRE LORO LA PORTA STRETTA, MA L’ALLIEVO SINCERAMENTE IMPEGNATO CHE ARRANCA PER RAGGIUNGERE.
    QUELLA META RICORDA ALL’ALLIEVO PIU’ EVOLUTO DI AGIRE SEMPRE CON UMILTA’ E AMORE.
    SENZA QUESTE VIRTU’ NON ESISTE L’ESSERE EVOLUTO.

    ANNA

    21.09.’11

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  2. commento al commento di Anna

    nel Cosmo non esiste energia "amore e umiltà" ma Amore e Saggezza. e il Cosmo basato sulla legge di Gerarchia. questa legge si riflette nel famiglia umana con la regola - i fratelli maggiori hanno diritto di giudicare e correggere loro fratelli minori ma non vice versa

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  3. una delle leggi spirituali del successo non dice proprio di astenersi dal giudicare? parliamo di criticare, e se un fratello minore critica il maggiore forse può cogliere una certa verità, che, nel caso non sia corretta sarà semplicemente presa come una critica errata ed il maggiore non si offenderà ma capirà qualcosa di più del suo fratello minore... penso che tutti abbiano il diritto di dire la loro, sta nel maggiore la saggezza di cogliere la critica o il giudizio nella giusta maniera facendo capire all'altro dove sbaglia. e in fondo il minore come fa a crescere se non mette in discussione il maggiore?

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  4. una cosa sulla scalata e sul salire in cordata, dipende dallo scopo: se fai una gita in montagna il gruppo deve aspettare il più lento x andare tutti assieme- se si ha una missione più grande, comune e fondamentale, il gruppo deve andare avanti e gli ultimi aspettare di poter salire.

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  5. stavo aspettando tuo la tua osservazione, Claudia. qualcuno deve fare il ruolo di madre. non posso fare insieme tutti i due. io, allora, continuo con il mio e tu fai il tuo

    ogni famiglia sana deve avere una asse-direzione di sviluppo - che è l'asse di gerarchia. bambini possono essere intelligenti e non intelligenti. gli ultimi si offendono con i fratelli maggiori (o genitori) perche la loro verità e diversa dalla verità dei maggiori. prendendo in considerazione che la verità dei maggiori non puo essere spiegata e compresa ancora dai minori, maggiori hanno una sola possibilità di proseguire come una famiglia in avanti - correzione forzata dei minori (uso parola - "bastonata")
    bambini intelligenti sono quelli che sanno, che se anche la verità dei maggiori non li piace - la verità dei maggiori e la verità superiore - e si adeguano. e la capiranno più in avanti

    perciò i maggiori suddividono i minori su questi due parti e usano i due diversi metodi di trattamento

    sono chiari i regoli di una famiglia sana?

    un suggerimento: se un bambino intelligente vede che la famiglia in cui lui si trova non è sana - deve lascarla e andare via presto possibile. se un bambino intelligente intuisce e crede che la famiglia è sana - accetta regola gerarchica. se siete intelligenti e "avete orecchi da ascoltare" - avete capito questo suggerimento. rispetto il vostro diritto del libero arbitrio

    bambino non intelligente riceverà bastonate in qualsiasi caso (se non nella sua famiglia - in altri posti) che aiuterà lui diventare più intelligente (spesso nelle reincarnazione successive)

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  6. ANCHE CHI COMPIE SCALATE IN MONTAGNA NON LASCIA INDIETRO NESSUN COMPAGNO, ANZI RISCHIA LA VITA PER PORTARLO AVANTI, O SA RINUNCIARE AL PROGETTO, CHE, A CERTI SUPREMI LIVELLI,E’ ISPIRATO.
    LA SEMPLICE PASSEGGIATA IN MONTAGNA DIMOSTRA, NELLA MAGGIORANZA DEI CASI, CHE CH E’ IN DIFFICOLTA’ VIENE LASCIATO INDIETRO O ADDIRITTURA NON VIENE NEMMENO COINVOLTO.
    QUESTA E’ LA REALTA’ PREVALENTE.
    E’ PROPRIO RARO CHE CHI E’ GRANDE O MAGGIORE COMPRENDA E AIUTI IL MINORE, IN TUTTE LE DIMENSIONI.
    C’E’ MOLTA STRADA DA FARE.
    ANNA

    24.9.’11

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  7. nessun gruppo composto dai "alpinisti maggiori" (e non stupidi), prende con se i suoi "compagni minori" quando sale sul "cima". ogni scalata fatta bene dai "maggiori" aiuta crescere ai "minori". leggete bene i libri "Fratellanza" e "Gerarchia" di AY. e non tirate dal di la solo le parte che piacciano a voi perche riguardano aspetto "Amore" (III Raggio - Madre). questo aspetto non funziona senza "Saggezza" (I Raggio - Padre)

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  8. quanto c'è di personale in tutto questo?

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  9. CHI E’ EVOLUTO A LIVELLO DI COSCIENZA E HA IMPARATO A CONIUGARE “AMORE E SAGGEZZA”, NEGLI STADI PRECEDENTI LA SUA EVOLUZIONE E’ STATO ANCHE LUI UN ULTIMO, QUINDI ORA CHE HA
    RAGGIUNTO IL LIVELLO PIU’ ALTO NON PUO’ CHE AVERE COMPASSIONE DEL SUO FRATELLO MINORE E AIUTARLO, ANCHE NEI TEMPI, A SUPERARE L’ARDUO PERCORSO PER ARRIVARE ALL’APICE DEI LIVELLI.

    NON CREDI CHE DENTRO OGNI MAGGIORE CI SIA STATO UN MINORE ?

    FATICO A FARE UNA DIVERSA LETTURA, PROBABILMENTE SONO CONDIZIONATA DAL VANGELO.

    ABBI PAZIENZA, MA QUESTO PUNTO E’ IMPORTANTE PER ME, PICCOLA PICCOLA, CHIARIRLO E SUPERARLO PER POTER ANDARE OLTRE..
    GRAZIE.

    ANNA

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  10. nella lotta per la verità la Verità non partecipa

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  11. Scusate, questa volta sono un pò lunghetta....
    Mi viene da parlare di quattro cose, la Costituzione della Repubblica Italiana e l'Evoluzione. Fiducia e critica.
    Cito la nostra stupenda Costituzione (http://www.governo.it/governo/costituzione/principi.html) perchè tocca due punti fondamentali del nostro discorso: l'uguaglianza, e le differenze.

    Art. 1 L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
    La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
    Art. 2 La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
    Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
    È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
    Art. 4 La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
    Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
    Art. 5 La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.


    L'uguaglianza e differenze, diritti e doveri; il diritto ad avere pari dignità, il diritto ad essere differenti, il dovere di concorrere secondo le proprie possibilità al progresso ...
    da parte della Repubblica, il riconoscimento delle suddette uguaglianze e differenze e il dovere di fare in modo che ognuno secondo le proprie possibilità e coi propri tempi possa arrivare allo stesso punto, il dovere di rimuovere gli ostacoli affinchè ogni cittadino o fratello possa concorrere al progresso materiale o spirituale. Parla di progresso, di evoluzione.
    Si fa in modo che tutti abbiano gli stessi diritti e doveri ma al fine del progresso della società, della società, non del singolo. L'evoluzione non si ferma, è la forza insita in ogni cosa, e porta al miglioramento o alla distruzione, e qui tocchiamo un punto che non piace tanto a noi mamme... ma che è fondamentale: la selezione, non esiste evoluzione senza selezione purtroppo. Ma questa diventa una risorsa quando è organizzata, lo si vede bene in natura, dove ognuno nell'ecosistema svolge il suo ruolo senza pensare se è maggiore o minore di un altro, è così e basta (per quel ciclo). Noi uomini possiamo scegliere ma abbiamo a fronte alcune difficoltà, l'ego, l'attaccamento,,,etc. però con il nostro lavoro e la nostra volontà possiamo trasformarci possiamo lavorare da formiche ed un certo punto, (con uno "Stato" giusto, che rimuove gli ostacoli che impediscano il nostro sviluppo) trasformarci in altro.
    Ma in qualche modo questo Stato (uno e indivisibile) deve essere riconosciuto come legge, ci deve essere un giusto connubio tra fiducia (credere ) e critica ( mettere in discussione pensando con la propria testa). Ogni verità deve essere - accolta- varata dall'intelligenza- ascoltata con il cuore o intuizione- riconosciuta e assorbita dalla coscienza.
    Un bacio a tutti ))) è molto bello poter parlare, abbiamo, tutti insieme, una grande risorsa, non dimentichiamolo!

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  12. Anche secondo me si può criticare e non giudicare. Solo Dio può giudicare.
    "Non giudicate, affinché non siate giudicati; perché con il giudizio con il quale giudicate, sarete giudicati; e con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi.
    Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell'occhio tuo? O, come potrai tu dire a tuo fratello: "Lascia che io ti tolga dall'occhio la pagliuzza", mentre la trave è nell'occhio tuo? Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave, e allora ci vedrai bene per trarre la pagliuzza dall'occhio di tuo fratello."
    (Matteo 7:1-5)

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  13. giudicare:

    1)valutare sottoporre a valutazione
    2)dichiarare emettere una sentenza nei confronti di qlcu
    3)ritenere stimare reputare avere un'opinione di qlcu o qlco

    1) esercitare la facoltà di valutare
    2) esprimere una valutazione, un'opinione

    tu, Alessandro, vuoi insegnare tuoi bambini senza giudicare?

    e tu, Alessandro, puoi permettere un tuo bambino giudicare un altro?

    mi hai capito?

    qualsiasi affermazione espressa con parole non è la Verità ma la verità relativa. perciò Gesù non ha risposta domanda di Pilato: "Che cosa è la Verità?"

    e ora propongo voi un esercizio: parole di Gesù che Alessandro ha preso da Vangelo sono veri, ma non in caso che stiamo discutendo. mi puoi spiegare tu, Claudia? sarà un esercizio per tuo "senso gerarchico" e il tuo amore alla democrazia (che è la dittatura di mediocrità)

    P.S. non vi chiedo la "ultima" verità di tutta questa discussione cosi vivificata da Anna che si trova nella Terza Casa della sua cosmoschema con Saturno e Giove colpito

    si, sono brutto. è il mio lavoro

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  14. E' probabile che il passo del vangelo citato non sia in tema con ciò che stiamo discutendo. il concetto di gerarchia mi sembra chiaro. Non posso insegnare ai miei bambini senza valutare e correggere. Volevo solo sottolineare che è l'idea del giudizio che non mi piace perché porta in sé l'idea del potere sul prossimo, anziché quella del servizio al prossimo. Grazie.

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  15. ok Alessandro. stiamo vicino. orizzontale - il giusto amore al prossimo (Amore) - non esiste senza verticale (Saggezza) - servizio al Dio. il mondo è fatto con regola di "matrescka" - e tu fai ruolo di Dio per tuoi bambini. e Lui ti ha dato questo potere nel tuo piccolo mondo - famiglia. e tu devi esercitarlo - potere e giudizio. in che altro modo noi possiamo imparare, crescere e diventare un Dio cosmico tra qualche miliardi di anni?

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  16. In queste parole c'è l'idea dell'equilibrio della misura. Ma se giudicate e nel verticale siete sopra, la misura cambia, e cambia il senso di responsabilità verso se stessi e verso il prossimo. per vederci bene, ed aiutare il prossimo bisogna essere stati (essere dentro, come dice Anna) dei "fratelli minori" ed aver tratto le proprie pagliuzze, si è già alla trave... il lavoro è più duro.

    rispetto a -giudizio ho trovato qualche definizione che mi piace, forse anche ad Alessandro:
    affermazione che, superando la semplice constatazione di fatto, esprime un’opinione, un apprezzamento
    valutazione, parere espressi da una persona o da un organismo investiti di una funzione ufficiale
    età del giudizio, in cui si incomincia a discernere il bene dal male.

    Il problema del termine giudizio è che (per via dell'uso legale) ha il se il senso della sentenza e della condanna, penso sia anche questo che ci mette in difficoltà.

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  17. "Comunita" (AY)

    67 - Cosa si richiede alla Nostra Comunità? Soprattutto COMMENSURA e GIUSTIZIA. Certo questa scaturisce da quella. In verità bisogna dimenticare la semplice bontà, che non è il bene, ma solo un surrogato della giustizia. La vita spirituale è regolata dalla commensura. L’uomo che non distingue il piccolo dal grande, l’insignificante dall’importante, non può essere spiritualmente evoluto.
    Si parla della Nostra FERMEZZA, ma non è che l’effetto della commensura che abbiamo acquisita.

    "Gerarchia" (AY)

    34 - Solo uno spirito maturo può sopportare la conoscenza di date precise. È impossibile immaginare quante corde si sono spezzate proprio per la presunzione di certe date. Molte volte questa barriera ha bloccato lo sforzo anche di spiriti valorosi. È utile conoscere la direzione, ma il limite di una scadenza intralcia l’opera costruttiva cosmica. Come parlare di Magneti se ogni singola data suddivide il filo di un moto che è progressivo? Solo la vigilanza, assieme alla commensura con il fine, conducono avanti senza spreco di energia.

    35 - In che modo gli uomini intendono la legge della Gerarchia? Come osservano, nella vita, le leggi in genere? Come coltivano in sé stessi gli aneliti migliori? In verità, essi concepiscono la legge della Gerarchia come l’esercizio del proprio diritto; e non ricordano che il Gerarca è l’anello di una catena, l’esecutore della volontà di un Superiore. Solo in questo modo si svolgono gli incarichi trasmessi dall’alto. Solo così si merita fiducia e si accresce il fuoco nel Calice.

    36 - La funzione di un Gerarca sta dunque nell’eseguire la Volontà superiore. Quando lo spirito si assume un diritto affermato può esercitarlo solo se adempie e osserva il Comando superiore.

    273 - L’umanità commenta a modo suo ogni ordinamento. A modo suo deforma ogni Comando superiore. A modo suo applica i grandi principi, e a modo suo esegue le volontà espresse. Ma come potrebbe il grande essere contenuto nel piccolo, e l’universale nel personale? Come potrebbe il grande Servitore della Ragione e dell’umanità intera essere compreso da una coscienza che riconosce soltanto la propria terra? Come potrebbe una Guida, con la sua abnegazione, essere accolta e riconosciuta dalla mediocre uniformità quotidiana? I Cancelli si schiudono solo se nel cuore sfavilla la devozione alla Gerarchia, e solo la gratitudine per il Maestro ne rivela l’accesso. Chiunque abbia scelta la propria via deve rendersi conto che quell’orbita è solitaria, perché solo l’amore e la devozione per la Gerarchia includono lo spirito nella Catena luminosa. Si giunge alla Luce solo mediante la Luce.

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