lunedì 31 ottobre 2011

la Verità e il suo linguaggio

ed è un altro problema 

ci sono due realtà:
1) la molteplicità caotica degli eventi della vostra vita con le loro "verità" variabili (nella vostra mente)
2) la logica unità-sequenza degli eventi. sono le tappe della "macchina della crescita di coscienza" multi-livello (fede --> esperienza --> ragione --> coscienza) proiettati sul cerchio zodiacale dei vostri cosmoscheme con loro Verità immutabile: Centro del Cerchio, Dio, Spettatore Silenzioso, la Legge cosmica del Causa-ed-Effetto che unisce due poli del quarto binario primordiale Unità (Centro) - Molteplicità (Cerchio) in uno insieme indivisibile:
Gesù ha detto: "Se vi dicono: di dove venite?" rispondete loro: "Noi siamo usciti dalla luce, di dove la luce si forma uscendo dall'Uno [Centro] stesso. Essa si espande e si manifesta, vivente, negli Archetipi [zodiacali sul Cerchio]." ... Se vi domandano: "Quale è la caratteristica del vostro Padre che vive in voi?" risponderete loro: "E allo stesso tempo movimento [la freccia del tempo lungo il Cerchio - Molteplicità] e quiete [Centro fuori del tempo-spazio - Unità]" (Vangelo di Tommaso)
chi vuole vedere la "seconda realtà" (la Verità della sua vita) deve studiare il linguaggio della Verità - simboli e le regole astrologiche del loro combinazioni.  perchè la Verità non può essere espressa con parole:

"Il Tao che può essere detto [con parole] non è il vero Tao" ("Tao Te Ching", Lao Tzu)
      
"I nomi dati alle cose terrestri racchiudono una grande illusione: … chi ode “Dio” non afferra ciò che e’ consistente, ma afferra ciò che non e’ consistente. Allo stesso modo e’ con “il Padre”, “il Figlio”, e “lo Spirito Santo” … . I nomi che si odono sono nel mondo per indurre in inganno … .”  (Vangelo di Filippo)
    
"La Verità non è venuta nuda in questo mondo, ma in simboli" (Vangelo di Filippo)

 "L'alta astrologia ... si basa sulla conoscenza iniziatica di quelle Forze immateriali e di quelle Entità spirituali che agiscono sull materia e la controllano" ("La Dottrina Segreta", E.Blavatskaya) 



31 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  2. ok, Anna. cercherò di essere più chiaro. leggendo e scrivendo pensieri belli non si po' passare oltre la tappa "retta parola". per la quarta tappa "retto azione" servono regoli e metodi

    uno puo scrivere e leggere su bellezza di natura, ma per fare un giardino bello deve sapere unirsi con i ritmi di natura e sapere applicare i metodi e tecniche di coltivazione

    RispondiElimina
  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  4. ho capito, Anna, che certe cose tu non vuoi capire in questo momento. devo rispettare la tua volontà di non farlo.
    è il tuo ascendente in Scorpione. ma per capire questo tu devi conoscere il linguaggio della Verità (più preciso - una delle sue 10 porte: astrologia)

    RispondiElimina
  5. Caro Alexander, perdona il mio intervento, probabilmente inadeguato, ma leggendo lo scambio con Anna ho creduto di dovervi dire che già da un po’ di tempo che ho deciso di non “leggere i pensieri dei grandi per riflettere e meditare”;

    più libero e incondizionato arriva il segnale!

    le regole sono “naturali”, se si tiene il cuore aperto con umiltà, non si può sbagliare!

    Leggo tante cose... ma non sono letture “indirizzate”; adesso, che ho una “direzione interiore”, ogni lettura, ogni fatto quotidiano è “segno”...

    Mi scuso ancora, perché quando mi rileggo mi sembra sempre di avere un tono presuntuoso, arrogante; so quanta strada ho ancora da fare sono l'ultima degli ultimi

    vi voglio bene, forse dovrei smettere di scrivere.

    RispondiElimina
  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  7. Naturalmente la retta azione va ben oltre la retta parola, così come la pratica va ben oltre la teoria. Ma per chi ancora è sui primi passi nella Via la parola può essere ancora importante. La parola porta significati, è un mezzo di comunicazione esclusivo degli uomini e li mette in relazione. La parola porta energia ed è creatrice. "In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio" (Vangelo di Giocvanni). Non sottovalutiamo questo mezzo potentissimo (nel bene e nel male). Di certo sono convinto che la parola vada usata in modo essenziale, per non degenerare nell'illusione. "Sia il vostro parlare sì, sì; no no; il di più viene dal maligno” (Vangelo di Matteo). La parola, anche se non è facile, deve essere colma di silenzio.

    RispondiElimina
  8. Volevo solo aggiungere che la parola esiste solo quando è ascoltata o letta, in questo senso è relazione e ponte fra le anime. La parola in se stessa non ha senso.

    RispondiElimina
  9. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  10. mi state aiutando di spiegare la differenza tra verità e verità relativa, ed importanza di sapere "linguaggio". Francesca e Alessandro hanno espresso con parole le loro verità diverse su "parola". esiste un'altra verità: Francesca ha 44 e non ha 8 nella sua matrice e Alessandro non ha 4 e ha 88(8) nella sua. chi ha studiato il "linguaggio" ha capito tutto. guardando da un punto di vista da cui le loro verità diventano le parti di una solo verità e possono "essere gestiti sopra" . Francesca, poi spiegare tu?

    RispondiElimina
  11. "Verbo" nella frase "In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio" usato da Alessandro è un simbolo della cabala ebraica che non centra niente con "verbo" che lui intende. è il "Numero Uno [1] emerso dal Non-Numero [0]" - creando 10 (1+0). Non-Numero, 0 o Cerchio Vuoto è la Causa Assoluta che non si esprime con nessun verbo. Numero Uno, Verbo, 10 è la prima manifestazione (o il primo verbo) del 0, secondo in assoluto, l'aspetto femminile perfetto del 0 che procrea l'intero Universo (“zero”, che sempre procrea e moltiplica in unione con l’unità “1”, o Spirito della Vita). perciò Dio crea l'Universo con Numeri:

    "I numeri sono i pensieri di Dio"
    "La costruzione del mondo è basata sul numeri"
    S. Agostino

    "Tutto è Numero"
    Pitagora

    ogni parola ha due significati: profano - parola come "parola", e divina che puo essere "letta" con strumento numerologico (cabala):

    "La Parola (Verbum) di ogni individuo è, per quanto inconsciamente per lui, una benedizione o una maledizione, ed ecco perché la nostra attuale ignoranza sulle proprietà e gli attributi dell’idea, come pure sugli attributi e la proprietà della materia, è spesso fatale per noi. Sì, i nomi (e le parole) sono benefici o malefici; essi sono in un certo senso velenosi o terapeutici, a seconda delle influenze occulte che la Saggezza Divina ha unito ai loro elementi, cioè alle lettere che li compongono ed ai numeri correlati a queste lettere." (Dottrina Segreta, v. 1)

    è un esempio per voi del significato della frase:
    "I nomi dati alle cose terrestri racchiudono una grande illusione: … chi ode “Dio” non afferra ciò che e’ consistente, ma afferra ciò che non e’ consistente. Allo stesso modo e’ con “il Padre”, “il Figlio”, e “lo Spirito Santo” … . I nomi che si odono sono nel mondo per indurre in inganno … .” (Vangelo di Filippo)

    RispondiElimina
  12. mi viene di finire questo post con una frase da "La Voce del Silenzio" (E.Blavatskaya):

    "Questa terra, o discepolo, è la stanza del Dolore, dove lungo il Sentiero
    delle dure prove sono sparse insidie per avvolgere il tuo Ego nell’illusione
    detta la “Grande Eresia.
    Questa terra, o discepolo ignaro, è soltanto il vestibolo tenebroso che
    conduce a quel crepuscolo che precede la valle di vera luce — quella luce che
    vento non può estinguere, che arde senza lucignolo e senza alimento.

    Dice la Grande Legge: “Per diventare il conoscitore del Sé, devi prima essere il conoscitore del sé”. Per giungere alla conoscenza di questo sé, devi abbandonare il sé al non-sé, l’Essere al Non-Essere, e allora potrai riposare fra le ali del GRANDE UCCELLO (Brama - Cigno del Spazio-Tempo). Dolce invero è riposare tra le ali di quello che non è nato, né muore, ma è l’AUM attraverso eterne età."

    RispondiElimina
  13. Forse il Verbo non c'entra con la parola che intendo io. Ma poco importa. Volevo solo sottolineare che la parola è parte integrante dell'uomo, è una caratteristica del livello umano. Se usata nel modo giusto e per dire la verità, la parola può essere uno degli strumenti per raggiungere livelli di coscienza più elevati, per poi essere abbandonata perché a quei livelli la parola non serve e non esiste più. Almeno questo è il mio modo di vedere. Il Non-Numero 0 e il Non-Essere della Grande Legge corrispondono alla Vacuità del Buddha?

    RispondiElimina
  14. 13 — Bisogna realizzare nel cuore che l’uomo non è separato dai mondi superiori. È una
    risoluta consapevolezza che aiuta a riconoscere uno dei massimi prodigi — per quanto si salga in
    alto nella stratosfera, e qualsiasi volo si contempli, il pensiero elevato vola libero in ogni reame.
    Riflettete: un pensiero nato nell’Infinito percorre tutti i mondi. Aum è il potere della Grazia. Fin
    dalla remota antichità gli uomini sapevano che la divina Onniscienza è un’energia che tutto
    pervade.
    Un pensiero che giunge dall’Infinito, non è dunque un grande miracolo?
    14 — La capacità di ricevere un pensiero vivente dall’Infinito basta a confermare che l’uomo è
    un essere spirituale, un messaggero, un custode della luce. Pochi comprendono l’immenso valore
    del pensiero spaziale vivente. Per la coscienza che assimila la bellezza del pensiero vivente, il
    mondo intero fiorisce. Affermo che il pensiero sgorgato dall’Infinito scorre in una forma che è
    comprensibile.
    25 — Perché dire AUM, se si può dire preghiera? In sostanza i due sono identici, ma a causa
    della sua antichità e finezza, il suono AUM ha vibrazioni più potenti. Meditate profondamente sulla
    risonanza del massimo concetto. La parola di per sé è vibrazione; e tali risonanze sono necessarie
    per l’armonia dello spazio.
    I grandi Lavoratori spirituali non pregano per sé.
    34 — La preghiera è sempre bella; vicino o lontano tramanda lo stesso potentissimo mantram.
    Imparate ad amare la bellezza del suono. La voce umana è di per sé un miracolo. Si può osservare
    che la voce trasmette efficacemente anche senza parole. Tutti avete udito cori a distanza: pur
    essendo indistinguibili le parole, la magia del suono giungeva intatta.
    È sempre necessario ricordare quanti prodigi sono insiti nell’uomo.

    RispondiElimina
  15. potenzialmente ci sono due possibilità, Alessandro:

    1) se voglio bene al tuo sé, come fa Anna, ti dico che quello che hai detto è vero. il tuo sé è contento - la sua verità è confermata. e la verità opposta alla tua - quella di Francesca - sarà dimenticata

    2) se voglio bene al tuo Sé, ti propongo non cercare di confermare la tua verità ma cercare la Verità, che mai è tua, e che include anche la verità di Francesca (nella lotta per la verità la Verità non partecipa). propongo di "abbandonare il sé al non-sé" o Sé. per questo devi "vedere" tuo sé ed il sé di Francesca dal punto "zero" - il Centro del Cerchio. devi vedere come il Verbo o 10 con Suoi Dieci Numeri procrea la Parola della reincarnazione attuale del tuo Sé e la Parola del Sé di Francesca con le regole di numerologia
    cosi tu vedrai che non avendo 4 e avendo 88(8) il tuo sé inconsciamente predeterminato tutta la sua vita esagerare con la tappa "ragione" (approfondimento, strutturazione e perfezione mentale e poi espressione ed affermazione del risultato con parola) del quaternario indivisibile fede --> esperienza --> ragione --> conoscenza, e cercare di evitare la tappa "esperienza". e la verità opposta di Francesca predefinita da i suoi 44 e mancanza di 8. sei paragonabile ad un agricoltore che dà grande importanza ad autunno ma trascura estate. e vice versa per Francesca
    con le vostre verità parziali voi mai riuscirete esteriorizzare il vostro Sé con la Sua Verità

    ed alla fine, per me la possibilità è una. io partecipo solo in possibilità 2. la possibilità 1 fai con altri

    P.S. la tua domanda: "Il Non-Numero 0 e il Non-Essere della Grande Legge corrispondono alla Vacuità del Buddha?"
    se con "Vacuità del Buddha" intendi la Prajnaparamita-sutra sul "shunia" (vuoto) la risposta è "si". ma in senso che corrispondono, questi tre sono non una sola cosa

    RispondiElimina
  16. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  17. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  18. fare esseri scontenti i vostri sé personali è il mio lavoro, Anna

    riguardando AUM o OM vi raccomando non prendere l'espressione "risuonare" in modo profano:

    "28. Facendo risuonare la Parola e riflettendo sul suo significato, si trova la Via.

    La parafrasi è molto libera, ma tuttavia esprime il significato esatto dell’originale
    sanscrito. Tra i molti traduttori soltanto Vivekananda l’interpreta così, dicendo:
    “Ripetere l’OM e meditare sul suo significato (è la Via)”.
    L’espressione “risuonare la Parola” non deve essere interpretata troppo alla lettera. Il “risuonare” esoterico si basa sullo studio della Legge di Vibrazione e sul graduale accordare le vibrazioni inferiori degli involucri di coscienza, che oscillino all’unisono con la nota o suono dell’essere cosciente che vi dimora. Esattamente parlando, la Parola deve essere intonata dall’anima, o ego, nel proprio mondo e la vibrazione influirà sui vari corpi che la rivestono. Il procedimento è perciò mentale e può essere realmente praticato soltanto da chi - con la meditazione, la disciplina e il servizio - si è allineato in modo cosciente
    con l’anima. Chi aspira a questa condizione deve utilizzare le potenti facoltà
    dell’immaginare, del visualizzare e della perseveranza nel meditare. Si noti che questo stadio iniziale deve essere raggiunto in qualche misura, per essere accettati come discepoli." ("La Luce dell'Anima", A.Bailey)

    RispondiElimina
  19. Sono d'accordo sul funzionamento del mio sé (troppo mentale) e proprio per questo ho bisogno di includere altre verità parziali come quella di Francesca, che anzi trovo molto stimolante. La mia verità parziale non vuole negare le altre parziali ma in questo momento posso solo esprimere la mia, per quanto incompleta. So che la sofferenza del sé può essere necessaria per l'evoluzione del Sé, ma mi è difficile separare le due cose (voler bene a uno e non all'altro), dato che l'anima agisce nel mondo attraverso la personalità.

    RispondiElimina
  20. questo tuo messaggio mi piace molto, Alessandro. piacerà molto anche a Francesca. mi viene da chiederti di aiutare al gruppo di Milano scrivere uno specie di manifesto-programma-volantino di Quarta Porta che abbiamo cominciato fare ma non è ancora finito. (ci sono due bozze diverse)

    la tua Anima è "adulto" è la tua personalità è "bambino". "adulto" vuole bene al "bambino", ma in modo molto diverso dal come un bambino vuole bene a se stesso o ad un altro bambino

    RispondiElimina
  21. Grazie Sasha. Il rapporto Anima-personalità ora mi è più che chiaro. Non è quindi in contrasto, se non in apparenza. Per il testo del manifesto se serve aiuto mi farà piacere contribuire.

    RispondiElimina
  22. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  23. la tua domanda, Anna, è paragonabile ad un gruppo di bambini di 5 anni che hanno aperto un libro sulla fisica teorica e uno di loro puntando con dito su una formula matematica chiede ad altri che cosa loro pensano di quella

    talvolta adulti dicono ai bambini qualcosa che per bambini deve rimanere incomprensibile ancora per molti anni. lo dicono non per spiegare la "cosa" ma "puntando con dito" sul orizzonte da raggiungere

    siamo in Scorpione. determinazione senza umiltà è orgoglio - "la nonna testa della idra"

    RispondiElimina
  24. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  25. Buongiorno Alexander, ti giro il pensiero di oggi di Aïvanhov forse potrebbe entrare nel dibattito che abbiamo in corso su la verità e il suo linguaggio ma non vorrei che complicasse le cose...
    Baci
    Francesca

    Pensiero del giorno lunedi 14 novembre 2011.

    "La bocca ha due funzioni essenziali: la nutrizione e la parola. Il cibo entra nella nostra bocca e la parola ne esce. Ma non esiste forse una relazione tra il cibo e la parola? Sì, e tale relazione è particolarmente chiara nella figura del Cristo. Il Cristo è il Figlio, la seconda persona della Trinità, il Verbo creatore proferito dal Padre; e Si manifesta ugualmente come cibo, quando Gesù dice: «Io sono il pane vivo disceso dal cielo. Se
    qualcuno mangia di questo pane vivrà in eterno». O ancora, nell’Ultima Cena, quando
    distribuisce il pane e il vino ai suoi discepoli dicendo: «Prendete e mangiate, questo è il mio corpo... Bevete, questo è il mio sangue».
    Si può trovare nei Vangeli anche un brano in cui il pane viene chiaramente identificato con la parola. Quando, dopo aver digiunato quaranta giorni nel deserto, Gesù ebbe fame, il diavolo venne a tentarlo suggerendogli di trasformare le pietre in pane. Ma Gesù lo respinse dicendo: «L’uomo non vive di solo pane, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio». Sul piano spirituale, il Cristo è il Verbo di Dio, è legato a Dio così come la parola è legata a chi la pronuncia; e sul piano fisico Egli è il pane. "

    Omraam Mikhaël Aïvanhov

    RispondiElimina
  26. la discussione su questo post era una prova per te, Alessandro, e per Anna. e mi sembravo che tu l'hai superato alla fine. usando il termine "amore", di cui abbiamo parlato martedì sera, posso amare vostro gruppo solo come una parte di un insieme con il gruppo di Milano. e prendendo in considerazione che loro stanno sperimentando la "retta azione" e voi siete ancora alla "retta parola". fratelli minori sono spesso molto gelosi di ciò che fanno fratelli maggiori. ma volete essere fratelli?

    RispondiElimina
  27. Proporrei di incontrarci una domenica (o sabato) per iniziare a stilare il manifesto, tutti insieme, mi sembra che è troppo tempo che ci sentiamo solo via blog. Ognuno di noi è fratello minore di qualcuno e maggiore di altri, minore in alcuni dei suoi aspetti e maggiore in altri, è talmente relativo...... sicuramente finchè siamo "in carne" è importante anche la relazione "da vicino" magari davanti a un bicchiere di vino. Dai Anna, dove sono i toui post? volevo agganciarmi a una cosa che avevi detto ma non li trovo più....

    RispondiElimina
  28. ci sono domande particolari. se uno chiede un altro "mi ami?" o "mi credi?" ed l'altro pensa tre giorni che cosa rispondere la risposta non ha più senso

    mi dispiace, Alessandro, ma il tempo per la risposta sincera alla mia domanda è scaduto

    RispondiElimina
  29. Giovanni Climaco:

    Ecco il vero monaco: uno sguardo immobile dell’anima e un senso corporeo irremovibile... Il monaco: una luce che non si spegne all’occhio del cuore.
    La solitudine del corpo è la scienza e la quiete della condotta e dei sensi; la solitudine dell’anima è la scienza dei pensieri e uno spirito inviolabile. L’amico della solitudine è uno spirito valoroso e inflessibile, come una sentinella insonne alla porta del cuore, per atterrare e uccidere quelli che si avvicinano. Chi pratica la solitudine dal profondo del cuore comprende ciò che dico; chi è ancora allo stadio della prima infanzia non ha ancora gustato questo e non lo comprende. L’esicasta che ha esperienza non ha più bisogno di parole; egli è illuminato dalla scienza delle opere...

    RispondiElimina
  30. mi piace molto questo pensiero su solitudine dell'Età dei Pesci. l'Età dell'Acquario aggiunge un altra qualità alla solitudine:

    152 - Nell’insondabile tumulto della vita Noi
    costruiamo il Tempio.
    Lavoriamo sempre, e ogni pietra è bagnata
    dal Nostro sudore.
    Mentre apprestate la scuola, sforzatevi di ricordare
    la Nostra Struttura eterna.

    Isolata è la cima - il senso di solitudine
    mai l’abbandona.
    Se lo provate anche voi, siete benedetti.
    Siete sulla via che porta a Noi.
    Ma la vetta nevosa alimenta i fiumi del piano
    e irriga le messi nei campi.
    È sulla vetta che il sole posa il primo raggio.
    E i suoi ghiacci riflettono la luna.
    E nessuno sa del grembo delle sorgenti calde,
    e stupiscono alle acque bollenti
    sotto la coltre di neve.
    Non temete la gioia sacra della solitudine,
    Lasciate che v’illumini d’amore.

    Io manifesto Amore e Lampi.
    Le Labbra che danno possono anche trattenere.
    La Luce è data - ritirarsi è rischioso.
    Non Ci servono menti deboli.

    RispondiElimina
  31. tornando all'argomento iniziale del post - la Verità ed il Suo linguaggio - voglio aggiungere, Alessandro, che la dove finiscono le parole si comincia la scienza dei numeri e dei simboli ( chi "ha esperienza non ha più bisogno di parole; egli è illuminato dalla scienza delle opere... "):

    "È interessante notare come, mentre si progredisce sul Sentiero, le forme usate per impartire la verità diventino sempre più semplici, mentre il significato diventa sempre più ampio e inclusivo, risultando quindi sempre più complesso all’analisi. Si ricorre infine ai simboli e il piano cosmico viene presentato alla vista interiore, e compreso, in forma geometrica" (Magia Bianca", A.Bailey)

    RispondiElimina