lunedì 14 novembre 2011

Per giungere a gustare il tutto


« Per giungere a gustare il tutto, non cercare il gusto in niente.
Per giungere al possesso del tutto, non voler possedere niente.
Per giungere ad essere tutto, non voler essere niente.
Per giungere alla conoscenza del tutto, non cercare di sapere qualche cosa in niente.
Per venire a ciò che ora non godi, devi passare per dove non godi.
Per giungere a ciò che non sai, devi passare per dove non sai.
Per giungere al possesso di ciò che non hai, devi passare per dove ora niente hai.
Per giungere a ciò che non sei, devi passare per dove ora non sei. »

« Per cui l'anima non può essere posseduta dall'unione divina, finché non si sia dispogliata dell'amore delle cose create. »

(S. Giovanni della Croce)


7 commenti:

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  2. si tratta la terza nobile verità di Budda - il distacco dai tutti piaceri che entrano via organi dei sensi per gustare il piacere divino - nirvana, beatitudine, samadhi. la quinta fatica di Ercole

    Gesù ha detto: "Chi ha capito il mondo ha scoperto un cadavere, ma se ha scoperto un cadavere il mondo a che gli serve?" (Vangelo di Tommaso)

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  3. chi studia la fisica in università non puo dire in riferimento ad una formula: "questa parte della formula mi piace ma quell'altra no". la formula deve essere accettata e usata nella sua totalità. se no, non ha senso. e chi ha detto cosi non puo essere un studente universitario

    la vita del Cristo è La Parola - La Formula - La Via Perfetta.

    "Alla Via nulla manca, e nulla in essa superfluo:
    Invero, è perché si fanno delle scelte
    Che la sua essenza profonda non la si scorge più"
    (Tao-hsin, "Scritto sullo Spirito Credente")

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  6. questo è la "scuola materna" o, al massimo, la "scuola primaria" dove "bambini" imparano confrontare la loro "verità" con la verità

    perciò "bambini" devono liberamente esprimere la sua "verità", dopo sentire la verità, e dopo spostare in modo costruttivo la loro "verità" un po' in alto verso la verità

    in caso in considerazione, la verità è, Anna, che nella tua Terza Casa (che è la Casa di "studente") tu hai Giove (Pianeta di "maestro")

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  7. Volevo già intervenire all'inizio x queste belle parole,
    ma come sempre le belle parole (dei grandi come dei piccoli...) possono farci intuire delle verità, ma possono non spostarci di un millimetro...
    almeno finchè non abbiamo modo di sperimentare....
    (rifletto ad alta voce, ops scrivendo)
    ciò che deve avvenire avviene e, con le nostre azioni (o scelte o desideri) rischiamo di disturbare il processo (è ciò che facciamo abitualmente...), mentre più lasciamo andare più le cose arrivano (cioè ci spostiamo di qualche millimetro), perchè la natura si adegua al fine, mentre ogni restrizione ci consente di capire l'essenza del dono. ma soprattutto del non dono, come possiamo godere di essere nel tutto e nel nulla (o il tutto e il nulla) se abbiamo ancora qualsivoglia brama?

    « Per cui l'anima non può essere posseduta dall'unione divina, finché non si sia dispogliata dell'amore delle cose create. »

    - non confondiamo "il creato" da "le cose create"

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