approfondimento zoom:
GRUPPI SEME NELLA NUOVA ERA
la quarta porta
L’obiettivo che ispira e unisce i componenti del gruppo La Quarta Porta è il miglioramento sistemico della nostra vita in tutti i suoi aspetti tramite la ricerca della propria natura divina, e la diffusione delle conoscenze cosi acquisite attraverso iniziative sociali ed eventi.
domenica 10 maggio 2020
venerdì 8 maggio 2020
08.05 alle 21.00
1) lavoro di gruppo: analisi di 4d matrice e 4d cosmoschema per D.
2) discussione: GRUPPI SEME NELLA NUOVA ERA
GRUPPI SEME NELLA NUOVA ERA
Precedentemente vi ho trasmesso alcuni pensieri relativi ai nuovi gruppi che entrano in attività secondo la legge del progresso di gruppo. Questa legge è un rapporto particolarmente stretto con la nuova era dell’Acquario.
Nel mondo sono sempre esistiti dei gruppi, come ad esempio il gruppo familiare, ma sono stati prevalentemente gruppi di terzo raggio e perciò con predominio dell’espressione e del controllo esteriori, e originati per effetto del desiderio. Il centro d’interesse era prevalentemente materiale; e questo faceva parte del piano predisposto. Scopo del processo evolutivo sono state e sono tuttora la giusta oggettività ed espressione. I gruppi che si stanno formando ora sono invece un’attività di secondo raggio e sono gruppi costruttori, che costruiscono le forme d’espressione della nuova era. Non sono il risultato del desiderio, come il termine è comunemente inteso, perché sono basati fondamentalmente su un impulso mentale. In realtà sono di natura soggettiva e non oggettiva. Si distinguono per la qualità più che per la forma. Che alla fine possano produrre potenti effetti oggettivi è auspicabile, e tale è il loro intento nelle nostre menti, ma nello stadio attuale, che è quello della germinazione, sono soggettivi e (in senso occulto) “operano al buio”. Un giorno ancora lontano emergeranno gruppi di primo raggio, animati dall’aspetto volontà e perciò di natura ancora più soggettiva e d’origine più esoterica; ma di questi non dobbiamo occuparci.
Questi gruppi sono embrionali e perciò, come i semi germinanti, attualmente la loro attività è duplice. Ogni seme manifesta la sua vita fornendo due testimonianze esteriori della vita e dell’attività interiori, e questi gruppi seme non fanno eccezione a questa legge universale. La loro attività è comprovata nel rapporto con la Gerarchia e nel rapporto fra di loro. Non sono ancora riusciti ad emergere sul piano d’attività esterno. La loro vita interiore non è abbastanza forte ma, come dice la scrittura, “stanno mettendo le radici in basso” per poter “fruttificare in alto”.
Se questi gruppi si svilupperanno come previsto, se l’unità della vita dei membri persisterà nel giusto rapporto integrale, e se la continuità sarà la loro nota fondamentale, allora questi gruppi seme, per minuscoli che siano, giungeranno a fioritura e, con il finale “spargimento dei semi”, riusciranno infine a “coprire la terra di verzura”. Qui parlo in linguaggio simbolico che, come ben sapete, è il linguaggio della verità. Una sola pianticella che a sua volta riesca a produrre un seme, con la giusta maturazione può riprodursi in ordine multiplo. Non siate perciò indebitamente impressionati dalla piccolezza dello sforzo. Un seme minuscolo è una forza potente, se debitamente curato, correttamente nutrito e maturato dal sole e dall’acqua del terreno, i suoi poteri sono imprevedibili.
(L'Esteriorizzazione della Gerarchia, Scuola Arcana)
Nel mondo sono sempre esistiti dei gruppi, come ad esempio il gruppo familiare, ma sono stati prevalentemente gruppi di terzo raggio e perciò con predominio dell’espressione e del controllo esteriori, e originati per effetto del desiderio. Il centro d’interesse era prevalentemente materiale; e questo faceva parte del piano predisposto. Scopo del processo evolutivo sono state e sono tuttora la giusta oggettività ed espressione. I gruppi che si stanno formando ora sono invece un’attività di secondo raggio e sono gruppi costruttori, che costruiscono le forme d’espressione della nuova era. Non sono il risultato del desiderio, come il termine è comunemente inteso, perché sono basati fondamentalmente su un impulso mentale. In realtà sono di natura soggettiva e non oggettiva. Si distinguono per la qualità più che per la forma. Che alla fine possano produrre potenti effetti oggettivi è auspicabile, e tale è il loro intento nelle nostre menti, ma nello stadio attuale, che è quello della germinazione, sono soggettivi e (in senso occulto) “operano al buio”. Un giorno ancora lontano emergeranno gruppi di primo raggio, animati dall’aspetto volontà e perciò di natura ancora più soggettiva e d’origine più esoterica; ma di questi non dobbiamo occuparci.
Questi gruppi sono embrionali e perciò, come i semi germinanti, attualmente la loro attività è duplice. Ogni seme manifesta la sua vita fornendo due testimonianze esteriori della vita e dell’attività interiori, e questi gruppi seme non fanno eccezione a questa legge universale. La loro attività è comprovata nel rapporto con la Gerarchia e nel rapporto fra di loro. Non sono ancora riusciti ad emergere sul piano d’attività esterno. La loro vita interiore non è abbastanza forte ma, come dice la scrittura, “stanno mettendo le radici in basso” per poter “fruttificare in alto”.
Se questi gruppi si svilupperanno come previsto, se l’unità della vita dei membri persisterà nel giusto rapporto integrale, e se la continuità sarà la loro nota fondamentale, allora questi gruppi seme, per minuscoli che siano, giungeranno a fioritura e, con il finale “spargimento dei semi”, riusciranno infine a “coprire la terra di verzura”. Qui parlo in linguaggio simbolico che, come ben sapete, è il linguaggio della verità. Una sola pianticella che a sua volta riesca a produrre un seme, con la giusta maturazione può riprodursi in ordine multiplo. Non siate perciò indebitamente impressionati dalla piccolezza dello sforzo. Un seme minuscolo è una forza potente, se debitamente curato, correttamente nutrito e maturato dal sole e dall’acqua del terreno, i suoi poteri sono imprevedibili.
(L'Esteriorizzazione della Gerarchia, Scuola Arcana)
giovedì 7 maggio 2020
mercoledì 6 maggio 2020
06.05 alle 21.00
lavoro di gruppo: analisi di 4d matrice e 4d cosmoschema per S. e Iu.
Dice la Grande Legge: “Per diventare il conoscitore del SÉ UNIVERSALE, devi prima essere il conoscitore del Sé”. Per giungere alla conoscenza di questo Sé, devi abbandonare il Sé al Non-Sé, l’Essere al Nonessere, e allora potrai riposare fra le ali del GRANDE UCCELLO. Dolce invero è riposare tra le ali di quello che non è nato, né muore, ma è l’AUM attraverso eterne età.
Cavalca l’Uccello di Vita, se vuoi sapere.
Rinunzia alla tua vita, se vuoi vivere.
Tre Aule, o stanco pellegrino, conducono al termine delle prove. Tre Aule, o vincitore di Mâra, ti condurranno per tre stati al quarto, e da questo ai sette Mondi, ai Mondi dell’Eterno Riposo.
Se vuoi conoscerne i nomi, ascolta e rammenta.
Il nome della prima Aula è IGNORANZA. E questa l’Aula in cui hai visto la luce, in cui vivi e morrai.
Il nome della seconda è Aula della COGNIZIONE. L’Anima tua vi troverà i fiori della vita, ma un serpente attorto sotto ogni fiore.
Il nome della terza Aula è SAPIENZA, al di là si stendono le acque senza spiagge di AKSHARA, la Fonte indistruttibile dell’Onniscienza.
Se vuoi attraversare incolume la prima Aula, non lasciare che la tua mente confonda i fuochi del desiderio, che vi ardono, con il sole della vita. Se vuoi attraversare incolume la seconda, non fermarti ad aspirare la fragranza dei suoi fiori inebrianti. Se vuoi liberarti dalle catene karmiche, non cercare il tuo Guru in queste regioni mâyâviche.
I Saggi non si attardano nei giardini dei sensi.
I Saggi non curano le voci seduttrici dell’illusione.
Cerca chi deve darti la nascita nell’Aula della SAPIENZA, nell’Aula, che si trova al di là, dove le ombre sono ignote, e dove la luce della verità splende con gloria imperitura.
Ciò che è increato, risiede in te, o discepolo, come risiede in quell’Aula. Se vuoi raggiungerlo ed unificare i due, devi spogliarti delle fosche vesti d’illusione. Soffoca la voce della carne, non permettere che immagine di senso si ponga tra la sua luce e la tua, affinché le due possano fondersi in una. E avendo conosciuto la tua propria l’ignoranza, fuggi l’Aula della COGNIZIONE. Quest’Aula è pericolosa nella sua perfida bellezza; è necessaria soltanto per la tua preparazione. Guardati, o Lanu, affinché la tua anima, abbagliata da uno splendore illusorio, non si attardi e non sia presa nella sua ingannevole luce ...
(La Voce del Silenzio)
Cavalca l’Uccello di Vita, se vuoi sapere.
Rinunzia alla tua vita, se vuoi vivere.
Tre Aule, o stanco pellegrino, conducono al termine delle prove. Tre Aule, o vincitore di Mâra, ti condurranno per tre stati al quarto, e da questo ai sette Mondi, ai Mondi dell’Eterno Riposo.
Se vuoi conoscerne i nomi, ascolta e rammenta.
Il nome della prima Aula è IGNORANZA. E questa l’Aula in cui hai visto la luce, in cui vivi e morrai.
Il nome della seconda è Aula della COGNIZIONE. L’Anima tua vi troverà i fiori della vita, ma un serpente attorto sotto ogni fiore.
Il nome della terza Aula è SAPIENZA, al di là si stendono le acque senza spiagge di AKSHARA, la Fonte indistruttibile dell’Onniscienza.
Se vuoi attraversare incolume la prima Aula, non lasciare che la tua mente confonda i fuochi del desiderio, che vi ardono, con il sole della vita. Se vuoi attraversare incolume la seconda, non fermarti ad aspirare la fragranza dei suoi fiori inebrianti. Se vuoi liberarti dalle catene karmiche, non cercare il tuo Guru in queste regioni mâyâviche.
I Saggi non si attardano nei giardini dei sensi.
I Saggi non curano le voci seduttrici dell’illusione.
Cerca chi deve darti la nascita nell’Aula della SAPIENZA, nell’Aula, che si trova al di là, dove le ombre sono ignote, e dove la luce della verità splende con gloria imperitura.
Ciò che è increato, risiede in te, o discepolo, come risiede in quell’Aula. Se vuoi raggiungerlo ed unificare i due, devi spogliarti delle fosche vesti d’illusione. Soffoca la voce della carne, non permettere che immagine di senso si ponga tra la sua luce e la tua, affinché le due possano fondersi in una. E avendo conosciuto la tua propria l’ignoranza, fuggi l’Aula della COGNIZIONE. Quest’Aula è pericolosa nella sua perfida bellezza; è necessaria soltanto per la tua preparazione. Guardati, o Lanu, affinché la tua anima, abbagliata da uno splendore illusorio, non si attardi e non sia presa nella sua ingannevole luce ...
(La Voce del Silenzio)
martedì 5 maggio 2020
05.05 alle 21.00
lavoro di gruppo: analisi di 4d matrice e 4d cosmoschema per M. e P.
"LA VOCE DEL SILENZIO
Queste istruzioni sono per coloro che ignorano i pericoli.
Chi vuole udire e comprendere la Voce, il tacito Suono, deve prima raggiungere una assoluta astrazione da tutto ciò che appartiene all’universo esterno.
Deve il discepolo, divenuto indifferente agli oggetti della percezione, cercare il Governatore dei sensi, il Produttore del pensiero, quello che crea l’illusione.
La mente è la grande distruttrice del Reale.
Distrugga il discepolo la distruttrice.
Poiché, quando la sua propria forma gli apparirà irreale, come nella veglia tutte le forme vedute nel sogno; quando avrà cessato di udire i molti, egli potrà discernere l’Uno — il suono interno che uccide l’esterno.
Allora soltanto, non prima, abbandonerà il falso, per entrare nel reame del vero.
Prima che l’Anima possa vedere, deve raggiungere l’armonia interna, e gli occhi della carne devono essere resi ciechi ad ogni illusione.
Prima che l’Anima possa udire, l’immagine (l’uomo) deve diventare sorda ai rumori come ai mormorii, al selvaggio barrito degli elefanti come all’argentino ronzare della lucciola d’oro.
Prima che l’Anima possa comprendere e ricordare, deve essere unita a Colui che parla nel Silenzio, così, come alla mente del vasaio è unita la forma secondo la quale sarà poi modellata l’argilla.
Poiché allora l’Anima udrà e ricorderà.
E allora all’interno orecchio parlerà
LA VOCE DEL SILENZIO,
e dirà:
Se la tua anima sorride immersa nella luce solare della tua vita; se la tua anima canta entro la sua crisalide di carne e di materia; se la tua anima piange entro il suo castello d’illusioni; se la tua anima lotta per spezzare l’argenteo filo che la unisce al Maestro, sappi, o discepolo, la tua anima è di questa terra.
Quando la tua anima che si dischiude da ascolto al tumulto del mondo; quando la tua anima risponde alla voce ruggente della Grande Illusione; quando sbigottita nel vedere le cocenti lacrime di dolore, assordata dalle grida d’angoscia, la tua anima si ritrae come la pavida tartaruga nel guscio dell’egoismo, sappilo, o discepolo, tempio indegno è la tua anima del suo Dio Silente.
Quando, cresciute le sue forze, la tua anima si arrischia fuori del suo sicuro asilo, e, staccatasi dall’involucro protettore, tende l’argenteo suo filo e si spinge in alto; quando, scorgendo la sua immagine sulle onde dello Spazio, essa mormora: “Questa sono Io”, confessa, o discepolo, che la tua anima è presa nelle reti dell’illusione.
Questa terra, o discepolo, è la stanza del Dolore, dove lungo il Sentiero delle dure prove sono sparse insidie per avvolgere il tuo ego nell’illusione detta la “Grande Eresia”.
Questa terra, o discepolo ignaro, è soltanto il vestibolo tenebroso che conduce a quel crepuscolo che precede la valle di vera luce — quella luce che vento non può estinguere, che arde senza lucignolo e senza alimento ..."
(La Voce del Silenzio, E.Blavatskaya)
"LA VOCE DEL SILENZIO
Queste istruzioni sono per coloro che ignorano i pericoli.
Chi vuole udire e comprendere la Voce, il tacito Suono, deve prima raggiungere una assoluta astrazione da tutto ciò che appartiene all’universo esterno.
Deve il discepolo, divenuto indifferente agli oggetti della percezione, cercare il Governatore dei sensi, il Produttore del pensiero, quello che crea l’illusione.
La mente è la grande distruttrice del Reale.
Distrugga il discepolo la distruttrice.
Poiché, quando la sua propria forma gli apparirà irreale, come nella veglia tutte le forme vedute nel sogno; quando avrà cessato di udire i molti, egli potrà discernere l’Uno — il suono interno che uccide l’esterno.
Allora soltanto, non prima, abbandonerà il falso, per entrare nel reame del vero.
Prima che l’Anima possa vedere, deve raggiungere l’armonia interna, e gli occhi della carne devono essere resi ciechi ad ogni illusione.
Prima che l’Anima possa udire, l’immagine (l’uomo) deve diventare sorda ai rumori come ai mormorii, al selvaggio barrito degli elefanti come all’argentino ronzare della lucciola d’oro.
Prima che l’Anima possa comprendere e ricordare, deve essere unita a Colui che parla nel Silenzio, così, come alla mente del vasaio è unita la forma secondo la quale sarà poi modellata l’argilla.
Poiché allora l’Anima udrà e ricorderà.
E allora all’interno orecchio parlerà
LA VOCE DEL SILENZIO,
e dirà:
Se la tua anima sorride immersa nella luce solare della tua vita; se la tua anima canta entro la sua crisalide di carne e di materia; se la tua anima piange entro il suo castello d’illusioni; se la tua anima lotta per spezzare l’argenteo filo che la unisce al Maestro, sappi, o discepolo, la tua anima è di questa terra.
Quando la tua anima che si dischiude da ascolto al tumulto del mondo; quando la tua anima risponde alla voce ruggente della Grande Illusione; quando sbigottita nel vedere le cocenti lacrime di dolore, assordata dalle grida d’angoscia, la tua anima si ritrae come la pavida tartaruga nel guscio dell’egoismo, sappilo, o discepolo, tempio indegno è la tua anima del suo Dio Silente.
Quando, cresciute le sue forze, la tua anima si arrischia fuori del suo sicuro asilo, e, staccatasi dall’involucro protettore, tende l’argenteo suo filo e si spinge in alto; quando, scorgendo la sua immagine sulle onde dello Spazio, essa mormora: “Questa sono Io”, confessa, o discepolo, che la tua anima è presa nelle reti dell’illusione.
Questa terra, o discepolo, è la stanza del Dolore, dove lungo il Sentiero delle dure prove sono sparse insidie per avvolgere il tuo ego nell’illusione detta la “Grande Eresia”.
Questa terra, o discepolo ignaro, è soltanto il vestibolo tenebroso che conduce a quel crepuscolo che precede la valle di vera luce — quella luce che vento non può estinguere, che arde senza lucignolo e senza alimento ..."
(La Voce del Silenzio, E.Blavatskaya)
lunedì 4 maggio 2020
martedì 30 aprile 2013
COSA FACCIO DA GRANDE, domenica mattina 5 maggio
il gruppo La Quarta Porta é lieto di invitarvi alla nostra presentazione
COSA FACCIO DA GRANDE
in collaborazione con il GRUPPO GIOVANI DI VALMOREA
VALMOFESTIVAL TRI’ DI’ ( clicca qui )
domenica mattina 5 maggio
piazza G. da Caversaccio, Valmorea
Le vostre potenzialità innate e quelle dei vostri figli
saranno express-analizzate con il Metodo di
Matrice, una tecnologia nuovissima della Psicologia Cardinale ( clicca
qui )
sabato 3 novembre 2012
al limite oltre il quale le parole sono prive di senso
Al limite, oltre il
quale le parole del nostro mondo sono prive di senso, Alcuni, andando via per
sempre, lasciavano Parole - le ultime tracce delle Loro uscite. Queste Parole
uniscono il nostro mondo insensato con il Mondo di Senso.
"Il Tao che può essere detto
non è il Tao,
il nome che può essere nominato
non è l'Eterno Nome.
Senza nome è il principio
del Cielo e della Terra,
quando ha nome è la Madre
delle diecimila creature.
Perciò chi non ha desideri
ne contempla l'Arcano,
chi desidera
ne contempla il termine.
Quei Due hanno la stessa estrazione
anche se diverso nome
ed insieme Sono detti mistero,
mistero del mistero,
porta di tutti gli Arcani.”(Lao Tzu, “Tao Te Ching”)
Lao Tzu
domenica 28 ottobre 2012
il rapporto “da cuore a cuore” o la Legge della Croce
Il Cristo Cosmico
agisce secondo la Legge della Croce – Verticale dello Spirito più Orizzontale
dello Spirito.
Secondo la Legge nuova del Progresso di Gruppo – la Legge dell’Elevazione (Trattato dei
Sette Raggi, V. 2), nell'eta dell'Acquario la costruzione della Croce si inizia dall’Orizzontale.
E’ il Nuovo
Comandamento dato nella casa
dell’Acquario (casa del “uomo, che porta una brocca d’acqua” (Lc 22.10). Il legame
verticale con lo Spirito (“dove voi non potete venire” (In 13:33) viene
stabilito in ognuno tramite il legame orizzontale "da cuore a cuore" con altri
membri del gruppo spirituale: “Vi do un Comandamento Nuovo: che vi amiate
gli uni gli altri; come Io vi ho amato, cosi amatevi anche voi gli uni gli
altri” (In 13:34).
Cosi si formano i gruppi della Sua esternalizzazione nell’umanità.
sabato 20 ottobre 2012
la Legge di Ripulsione
Maestro D.Kh.
La Legge di Ripulsione
"È una
delle principali leggi divine che riguardano da vicino il Pellegrino nel suo
faticoso e lunghissimo viaggio di ritorno al centro. È la legge che
governa la vita dell’anima.
Denominazione exoterica
|
Denominazione
esoterica
|
Simbolo
|
Energia di raggio
|
Legge di ripulsione
|
Legge degli Angeli Distruttori
|
L’Angelo dalla spada
fiammeggiante
|
Energia repulsiva di primo
raggio
|
Anzitutto è bene comprendere alcune caratteristiche e gli effetti fondamentali di questa legge che brevemente
elenco come segue:
- L’energia dispiegata dissipa. Questa legge agisce come mezzo per disperdere.
- Quando in espressione attiva provoca la dispersione o il rigetto degli aspetti della vita formale.
- Produce un contatto discriminante, destinato a sfociare in quella che esotericamente è detta “la Via del divino rifiuto”.
- Ciò nonostante è un aspetto della Legge di Amore, dell’aspetto Vishnu o Cristo, e riguarda un atteggiamento dell’anima, la cui essenza è amore.
- Questa legge si esprime mediante la natura mentale, quindi se ne può percepire la presenza e l'influsso soltanto sul Sentiero del Discepolato.
- È il principale requisito preliminare alla vera conoscenza di sé. Divide o disperde e al tempo stesso rivela.
- Opera per mezzo dell’amore e nell’interesse dell’unità: la forma e l’esistenza che infine ripudia la forma.
- È un aspetto di una delle maggiori leggi cosmiche, la Legge dell’Anima, ossia la Legge cosmica di Attrazione, poiché ciò che è attratto nel tempo, infine è automaticamente respinto dall’agente stesso dell’attrazione iniziale.
Questa legge comincia soprattutto a
imprimere il proposito divino sulla coscienza dell’aspirante, e gli detta gli
impulsi elevati e le decisioni spirituali che ne segnano il progresso sul
Sentiero. È la dimostrazione della qualità del primo raggio (influenza di
sottoraggio del secondo), poiché è bene ricordare che respingere una forma, una
situazione o uno stato può dimostrare amore spirituale in chi lo compie. Questo
concetto è ben raffigurato nell’antico simbolo dell’Angelo con la spada
fiammeggiante che sta all’ingresso del Paradiso per allontanare chi cerca l’immaginaria
sicurezza di quel rifugio e condizione. Quell’Angelo agisce per amore e così ha
fatto nei millenni, poiché lo stato di realizzazione che chiamiamo Paradiso è un
luogo di estremo pericolo per chi non ha meritato il diritto di soggiornarvi. L’Angelo
protegge l’aspirante inesperto (non il luogo dove vuole entrare) e lo
salvaguarda dai rischi e dai pericoli dell’iniziazione che deve essere
conseguita prima di attraversare le cinque suddivisioni del Paradiso fino al
luogo ove dimora la luce e dove i Maestri di Saggezza vivono e operano. Questo
concetto è alla base della procedura Massonica secondo cui il Copritore sta
fuori della Loggia, la spada sguainata, per difendere i segreti della
Fratellanza da chi non è pronto.
Vorrei ricordarvi anche che questa legge,
essendo un aspetto di quella fondamentale dell’Amore, riguarda la psiche o
anima, e quindi la sua funzione consiste nel promuovere gli interessi
spirituali del vero uomo, e dimostrare il potere del secondo aspetto, la
coscienza cristica, e della divinità.
Essa “rigetta ciò che non è desiderabile
per trovare ciò che il cuore brama e così conduce lo stanco pellegrino da un
rifiuto all’altro finché, con scelta infallibile, prende la Grande Decisione”. Così
dice l’Antico Commentario."
(Trattato dei Sette Raggi, Vol. 1)
domenica 30 settembre 2012
la cosa più pericolosa è la Verità
Tra tutto ciò che esiste sulla Terra la cosa più pericolosa è la Verità.
Chi ha coraggio di unirsi con Essa al prezzo di distruzione del
suo sé, diventa il Sè o l’espressione di Essa.
Chi ha fatto un certo progresso sulla via di unione con la Verità
(discepolato) puo aiutare ad altri.
sabato 29 settembre 2012
"E se questi non vogliono salire, peggio per loro: bisogna lasciarli!"
Pensiero del giorno venerdi
28 settembre 2012.
"I discepoli di un Maestro spirituale somigliano spesso a quegli escursionisti che, trovandosi ai piedi di una montagna, si guardano bene dallo scalarla. La montagna è lì davanti a loro: benissimo, ne sono molto contenti e la ammirano, ma la montagna è quella che è, ed essi, rimanendo in basso restano ciò che sono. Ogni tanto, gettano uno sguardo verso la cima augurandosi che questa si abbassi un po' fino a loro, ma la cima continua a svettare verso il cielo.
Nell'immagine della vetta, si può vedere non soltanto un Maestro spirituale, ma anche tutti quegli esseri che – ciascuno nel proprio campo – sono giunti ad una visione superiore delle cose. Essi non devono mai scendere dalle altezze che hanno raggiunto, ma devono anzi cercare di attirare fino a sé gli esseri umani. E se questi non vogliono salire, peggio per loro: bisogna lasciarli! Direte che è crudele. No, perché anche senza scendere, i grandi esseri continuano a proiettare verso i loro fratelli umani qualcosa del proprio pensiero e del proprio amore."
Omraam Mikhaël Aïvanhov
"I discepoli di un Maestro spirituale somigliano spesso a quegli escursionisti che, trovandosi ai piedi di una montagna, si guardano bene dallo scalarla. La montagna è lì davanti a loro: benissimo, ne sono molto contenti e la ammirano, ma la montagna è quella che è, ed essi, rimanendo in basso restano ciò che sono. Ogni tanto, gettano uno sguardo verso la cima augurandosi che questa si abbassi un po' fino a loro, ma la cima continua a svettare verso il cielo.
Nell'immagine della vetta, si può vedere non soltanto un Maestro spirituale, ma anche tutti quegli esseri che – ciascuno nel proprio campo – sono giunti ad una visione superiore delle cose. Essi non devono mai scendere dalle altezze che hanno raggiunto, ma devono anzi cercare di attirare fino a sé gli esseri umani. E se questi non vogliono salire, peggio per loro: bisogna lasciarli! Direte che è crudele. No, perché anche senza scendere, i grandi esseri continuano a proiettare verso i loro fratelli umani qualcosa del proprio pensiero e del proprio amore."
Omraam Mikhaël Aïvanhov
martedì 25 settembre 2012
"dobbiamo imparare a pensarci reciprocamente come anime e non come esseri umani"
"L’unione d’insieme così
intesa, avrà le sue basi nella meditazione di gruppo, o nella vita contemplativa
(in cui l’anima riconosce di essere una cosa sola con tutte le altre). Ciò
produrrà forme di attività di gruppo che saranno il contributo particolare dato
da ogni singolo gruppo all’elevazione esoterica del genere umano. Nell’ambito
della vita di gruppo l’individuo non sarà trattato come tale da coloro che
cercano di educare, istruire e fondere il gruppo in uno strumento di servizio.
Ciascuno sarà considerato come trasmettitore dell’energia di raggio predominante,
della personalità o egoica. Col tempo ognuno imparerà a trasmettere al gruppo la
qualità del raggio della propria anima, stimolando i fratelli a maggior
coraggio, visione più chiara, movente più puro e amore più profondo, pur
evitando di vitalizzare le caratteristiche della propria personalità. Questa è
la difficoltà maggiore. Per farlo in modo corretto ed efficace dobbiamo
imparare a pensarci reciprocamente come anime e non come esseri umani."
(Trattato dei Sette Raggi, Vol. 2)
domenica 23 settembre 2012
"soltanto come risultato dello sforzo di gruppo ..."
Maestro D.Kh.
Guardando
il problema da un’altro punto di vista, si potrebbe affermare che lo sforzo del
passato è stato di elevare la coscienza dell’umanità mediante gli sforzi d’avanguardia
dei suoi figli più avanzati. Lo sforzo del futuro sarà di far discendere in manifestazione
la coscienza dell’anima mediante lo sforzo d’avanguardia di certi gruppi.
Perciò dovrà essere, come comprenderete subito, uno sforzo di gruppo, perché l’anima
è conscia del gruppo e non conscia individualmente; le nuove verità dell’era
dell’Acquario potranno essere afferrate soltanto come risultato dello sforzo di
gruppo. Questa è qualcosa di relativamente nuovo. In passato, un uomo aveva
una visione e cercava di materializzarla con l’aiuto di quelli che poteva
impressionare e influenzare in modo che pensassero come lui; un uomo percepiva
o intuiva un’idea e tentava di darle forma, cercando poi l’aiuto di coloro che
vedevano la sua idea come ideale; un uomo aveva una grande ambizione, che in
realtà era la confusa comprensione di una parte del piano generale di Dio, e
diveniva il capo di un gruppo o un governante con l’assistenza di coloro che
cedevano al suo potere o al suo diritto di guidarli, condurli e dominarli. Così,
progressivamente, la razza è stata condotta da uno stadio di sviluppo all’altro,
finché oggi molti vedono la visione, percepiscono il piano e accarezzano dei
sogni che possono realizzare insieme. Possono far questo perché si riconoscono
l’un l’altro, perché cominciano a conoscere se stessi e tutti gli altri quali
anime, perché la loro comprensione è unita e perché (e questo è estremamente
importante) evocano in se stessi la luce dell’intelletto, la luce della
conoscenza, la luce dell’intuizione e la luce della comprensione; essa non
viene dall’esterno; ed in quella luce, insieme, vedono la luce. È un’attività
di gruppo, un riconoscimento di gruppo e il risultato dell’unione mentale del
gruppo."
("L'esteriorizzazione della Gerarchia", A.Bailey)
("L'esteriorizzazione della Gerarchia", A.Bailey)
martedì 18 settembre 2012
COSA FACCIO DA GRANDE
Cari amici,
il gruppo La Quarta Porta é lieto di invitarvi alla nostra presentazione COSA FACCIO DA GRANDE in collaborazione con l'Associazione pianoTERRA
il gruppo La Quarta Porta é lieto di invitarvi alla nostra presentazione COSA FACCIO DA GRANDE in collaborazione con l'Associazione pianoTERRA
sabato 22 Settembre, ore 15.30, Orto di Quartiere, Via Oglio 20, Milano ( clicca qui ).
Le vostre potenzialità
innate e quelle dei vostri figli saranno express-analizzate con il Metodo
di Matrice, una tecnologia nuovissima della Psicologia Cardinale ( clicca qui )
venerdì 14 settembre 2012
La punta terza della Croce di Urano del 2012
La punta terza della Croce di Urano del 2012:
Punta 1 (link) / 23.03: ognuno trova “seme” sotto la sua “polpa”
mortale, solamente il primo puo accomodare i raggi dell’Acquario
Punta 2 (link) / 22.06: il “seme” stabilisce rapporto con i “semi”
del proprio gruppo tramite il meccanismo di “riconoscimento”
Punta 3 / 21.09: il “gruppo seme” inizia il suo movimento
ritmico a spirale lungo l’asse dello Spirito
venerdì 3 agosto 2012
"Il Cristianesimo è soprattutto una religione di scissione ..."
“Non crediate che io sia venuto a portare la pace sulla terra; non sono venuto a portare la pace, ma la spada (Mt 10:34).
"Perché sono venuto a dividere il figlio da suo padre, la figlia da sua madre, la nuora dalla suocera; e i nemici dell'uomo saranno quelli stessi di casa sua. Chi ama padre o madre piú di me, non è degno di me; e chi ama figlio o figlia piú di me, non è degno di me” (Mt 10:34-37).
Perciò:
"Il Cristianesimo è soprattutto una religione di scissione che mostra all’uomo la sua dualità, ponendo così le basi della futura unità. … è la religione del periodo di transizione che connette l’era dell’esistenza cosciente di sé a quella del mondo con coscienza di gruppo. (Psicologia Esoterica, vol. 1, A.Bailey).
mercoledì 1 agosto 2012
i veri “Acquarius”
Il Quarto Raggio (si chiama anche il Raggio dell’Arte) comincerà
manifestarsi alle 2025, ma è già presente nella mente dei “Aquarius”:
I veri “Acquarius”, pochi e distanti fra loro. Lavorano in condizioni veramente difficili, poiché la loro visione va oltre la comprensione della maggioranza e spesso incontrano incomprensione, disappunto da parte dei loro compagni di lavoro e grande solitudine. (Trattato di Magia Bianca”)
La “nota” distintiva dell’arte nuova sarà Infinito.
Questo lavoro del Quarto Raggio fa parte della transizione dell’umanità
da Quinta a Sesta Razza, cominciata nel mese 8 del 1888 con “La Dottrina Segreta”:
Lo scopo di quest’opera può essere così definito: dimostrare che la Natura non è “una fortuita combinazione di atomi”, ed assegnare all’uomo il suo giusto posto nello schema dell’Universo; risollevare dalla degradazione le verità arcaiche che sono alla base di ogni Religione, mettere in rilievo, fino ad un certo punto, l’Unità fondamentale dalla quale esse tutte derivano; ed infine dimostrare che il lato occulto della Natura non è mai stato studiato dalla scienza della civiltà moderna.Se questo scopo potrà essere, anche in parte, raggiunto, l’autrice sarà soddisfatta. Quest’opera è scritta per l’Umanità, e le generazioni future dovranno giudicarla. L’autrice non riconosce nessun’altra corte di appello. All’ingiuria ella si è abituata; con la calunnia ha a che fare quotidianamente; alle diffamazioni sorride con silenzioso disprezzo.De minimis non curat lexH. P. B., Londra, ottobre 1888
E. Blavatskaya
venerdì 27 luglio 2012
" ... questa legge è detta di Elevazione" (D.Kh.)
dopo l'incontro di ieri vi raccomando di leggere e approfondire questo
http://la-quarta-porta.blogspot.it/2012/03/legge-del-progresso-di-gruppo.html
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