martedì 6 marzo 2012

Legge del Progresso di Gruppo


Maestro D.Kh. (Il Tibetano)

   " ... Si potrebbe continuare a elencare gli sviluppi che segnalano alla Gerarchia vigilante che un discepolo, o un gruppo di essi, è pronto a ricevere “più luce”. Il segno più importante è tuttavia la loro reazione alla Legge del Progresso di Gruppo. È questa la futura nuova legge che dovrà essere percepita dai discepoli del mondo e la cui potenza cresce d’efficacia, anche se l’umanità non se ne renderà conto ancora per lungo tempo. Essa determinerà l’opera dei gruppi mondiali.
   Molti gruppi in passato si costituirono per mutuo interesse, beneficio e studio. Fu il loro vanto, ma anche la loro sventura poiché, per elevati e buoni che fossero i loro moventi, furono fondamentalmente e soprattutto egoisti, caratterizzati da una forma d’egoismo spirituale fra le più difficili da vincere e mancanti della vera discriminazione cui ho accennato. Furono sempre campi di battaglia, dove i meno capaci e i meno integrati erano assorbiti e modellati in uno schema fisso, mentre i più potenti comandavano e gli altri erano eliminati o ridotti al silenzio. Il gruppo ben riuscito finiva per essere composto di anime affini, governate dallo stesso pensiero, poiché nessuno era capace d’intuizione, ma dominato da qualche scuola di pensiero o perché nel gruppo una figura emergeva, ipnotizzando le altre in una condizione statica, quiescente e istintiva. Questo poteva essere a gloria del maestro o del gruppo, ma certamente non di Dio.
   Oggi, lentamente e progressivamente i nuovi gruppi nascono e sono governati dalle leggi dell’anima. Faranno perciò squillare una nota diversa e saranno saldamente uniti da aspirazione e obiettivo comuni. Saranno composti di anime libere, individuali e progredite, che non riconosceranno altra autorità se non quella della propria anima, e subordineranno i loro interessi all’intento dell’anima del gruppo nel suo complesso. Come nelle epoche trascorse il conseguimento del singolo servì a elevare l’umanità, così un analogo conseguimento ottenuto in gruppo la innalzerà ancora più rapidamente. Perciò questa legge è detta di Elevazione.
   I tempi sono ormai maturi per cominciare a sperimentare questo metodo d’elevazione dell'umanità. Coloro che sono entrati sul Sentiero della Prova hanno tentato di innalzarla e non vi sono riusciti.
   Coloro che sono passati al Sentiero del Discepolato hanno tentato anch’essi senza successo. Coloro che hanno dominato le circostanze e l’illusione della morte, e quindi sono stati innalzati alla vita, ora possono tentare in gruppo. Riusciranno certamente. È risuonata la parola che richiede questa attività concorde e l’impulso a tendere ogni sforzo per risollevare il corpo morto dell’umanità. Si profila imminente l’eventualità di un grande conseguimento della Loggia dei Maestri, e tutti gli aspiranti e i discepoli possono essere volti a un riconoscimento sintetico di forza e opportunità.
   L’insegnamento sul nuovo gruppo di servitori del mondo fu diffuso a tal fine. È il primo tentativo di formare un gruppo disposto a lavorare come tale e ad intraprendere un compito mondiale. Può fungere da intermediario fra il mondo degli uomini e la Gerarchia. Esso sta fra ciò che in senso occulto è chiamato il “Maestro morto” e i “Maestri vivi”. I Massoni comprenderanno questa verità, come pure i veri esoteristi, sia pure da un punto di vista diverso.
   Ora vorrei indicarvi alcuni concetti relativi ai nuovi gruppi che divengono operanti sotto la Legge del Progresso di Gruppo. Considerandoli si ricordi sempre che sono soprattutto un esperimento di attività di gruppo e non vengono formati allo scopo di perfezionare i loro membri individualmente. Ciò è fondamentale ed essenziale per la giusta comprensione degli obiettivi. I membri di questi gruppi si integrano e rafforzano reciprocamente e, con il complesso delle loro qualità e capacità, alla fine costituiranno dei gruppi spiritualmente capaci, attraverso i quali l’energia spirituale possa scorrere senza ostacoli per aiutare l’umanità. Il lavoro deve svolgersi soprattutto a livelli mentali. La sfera del servizio quotidiano dei singoli membri rimane quella dettata sul piano fisico dal destino o da un impulso interiore; ma, ai diversi campi di sforzo individuale, si aggiungerà (e questo è l’importante) un'attività di gruppo che sarà un unico servizio unito e concorde.
   Ogni singolo componente deve imparare a lavorare in stretta collaborazione mentale e spirituale con tutti gli altri, e ciò richiede tempo, dato l’attuale livello evolutivo degli aspiranti. Ognuno deve effondere amore su tutti e non è facile. Ognuno deve imparare a subordinare le idee e il progresso personali alle esigenze di gruppo, poiché alcuni dovranno affrettare il loro cammino in talune direzioni, altri rallentarlo a beneficio altrui. Questo processo avverrà automatico a mano a mano che l’identità e l’integrazione di gruppo diverranno il pensiero dominante nella coscienza collettiva, e il desiderio di sviluppo personale e di soddisfazione spirituale sarà relegato in secondo piano.
   L’unione d’insieme così intesa, avrà le sue basi nella meditazione di gruppo, o nella vita contemplativa (in cui l’anima riconosce di essere una cosa sola con tutte le altre). Ciò produrrà forme di attività di gruppo che saranno il contributo particolare dato da ogni singolo gruppo all’elevazione esoterica del genere umano. Nell’ambito della vita di gruppo l’individuo non sarà trattato come tale da coloro che cercano di educare, istruire e fondere il gruppo in uno strumento di servizio. Ciascuno sarà considerato come trasmettitore dell’energia di raggio predominante, della personalità o egoica. Col tempo ognuno imparerà a trasmettere al gruppo la qualità del raggio della propria anima, stimolando i fratelli a maggior coraggio, visione più chiara, movente più puro e amore più profondo, pur evitando di vitalizzare le caratteristiche della propria personalità. Questa è la difficoltà maggiore. Per farlo in modo corretto ed efficace dobbiamo imparare a pensarci reciprocamente come anime e non come esseri umani.
   Come affermazione preliminare, nel lavoro di gruppo della nuova era abbiamo perciò i seguenti obiettivi, che attualmente appaiono per tentativi. Altri scopi più propriamente esoterici appariranno via via che saranno realizzati i primi:

1. Unità di Gruppo. Deve essere conseguita con la pratica dell’amore, che fa parte della pratica della Presenza di Dio, subordinando la vita della personalità a quella del gruppo e con il servizio costante, amorevole e vivente.
2. Meditazione di Gruppo. Questi gruppi saranno infine radicati nel regno delle anime, e l’opera svolta sarà motivata ed effettuata e sospinta dai livelli mentali superiori a dimostrazione della vita contemplativa. Ciò comporta l’attività duplice del discepolo, cosciente come personalità e come anima. La vita della personalità dovrà essere improntata a un’attività intelligente; quella dell’anima alla contemplazione amorevole.
3. Attività di gruppo. Ogni gruppo si distinguerà per una sua caratteristica particolare, dedicata a qualche forma di servizio specifica.

   Quando tali gruppi saranno ben costituiti (ciò che è imminente) e dopo che i membri avranno lavorato assieme soggettivamente per il tempo necessario (dipendente dalla qualità della loro vita, dal loro altruismo e servizio) essi cominceranno a operare esternamente e ad influire con la loro vita. Quando la vibrazione di gruppo sarà abbastanza forte da produrre una precisa impressione sulla coscienza dell’umanità, vedremo distintamente delinearsi le loro varie linee d’attività. È dunque chiaro che i primi e principali requisiti sono l’integrità e la coesione di gruppo.

(TRATTATO DEI SETTE RAGGI, PSICOLOGIA ESOTERICA, ALICE A. BAILEY)