venerdì 13 gennaio 2012

Stò infatti vivendo una crisi di identità, scricchiolano dei pilastri su cui ho poggiato molto del mio credo ... (Luca)

Luca: 
… Stò infatti vivendo una crisi di identità, scricchiolano dei pilastri su cui ho poggiato molto del mio credo in cui mi identifico.
Avrò radicato anch'io i miei valori come un gigante che si poggia su piedi d'argilla?
In altre parole:ho vissuto finora nell'illusione?
No,non è un mero esercizio speculativo il mio,ma la realtà che stò vivendo è così difforme da come l'ho creduta e vissuta finora ....
...eppure l'uomo,o meglio alcuni uomini,che però rivelano le potenzialità di TUTTI gli uomini,possiede in sè stesso tali energie e capacità positive che perchè mai deve prevalere l'istinto e dargli corso esecutivo pratico,di sopraffare il tuo simile per occupare anche il suo spazio vitale?Il nostro corpo non ha una dimensione FINITA che ci persuade per l'evidenza fisica stessa della sua esistenza e percezione della sua finitezza,che non può dilatarsi oltre i limiti che le leggi naturali gli hanno scritto dentro fin dal momento della sua nascita e fino alla conclusione naturale della sua esistenza in vita,in questa vita che conosciamo e viviamo giorno x giorno?
L'anima/l'animo invece no può dilatarsi,non dico all'infinito,ma può dilatarsi fino ad uscire dal nostro stesso Io,dal "Sè",se non uso impropriamente questo termine,per arrivare ad amare l'altro come parte del nostro "Sè",perchè se percepiamo,se perveniamo attraverso le traversie della vita a percepire la nostra finitezza,la nostra incompiutezza,il nostro essere incompleti,come non "approfittare"del copletamento ed arriccchimento vicendevole,in una dialettica che non sia sopraffazione?
Fatico ad esprimere in modo lineare e consequenziale il filo del mio pensiero e del mio sentire,l'esposizione per chi mi legge risulta contorta,ma gli interrogativi si spalancano e la sete di conoscere risposte che ti convincano,ti conquistino e ti pervadano fino al midollo,cresce.
Non risposte pre-confezionate,l'estetica non deve essere/non può essere/non è una crosta che riveste il nulla:gratta gratta sotto l'estetica ci DEVE essere l'etica altrimenti dove stà la verità di "fatti non fummo per viver come bruti,ma per perseguire virtute e conoscenza"?...(la virtute è ardua da perseguire,ma almeno la conoscenza...senza la quale non c'è speranza di arrivare alla virtù..)...e la citazione di Dante non vuole essere un esercizio di erudizione,ma mi è venuta fuori proprio per la legge degli opposti,dopo aver assistito/vissuto la piece di teatro dell'assurdo,oggi,quando mi sono sentito dire in faccia,ma parlando in terza persona come se non fossi stato presente....."ma non è che rischiamo che il Noseda sia iper-tutelato"nei confronti di tutti gli altri?...ma gli altri chi?
....devo essere "recuperato",in effetti non mi sono accorto finora che Via Volta fosse S.Patrignano,e nemmeno che avevo di fronte Muccioli.....ma forse i veri tossici sono tali perchè non si accorgono che piano-piano lo diventano...e lo sono diventato anch'io.....mah?!....
buonanotte.
Luca

A.:

ciao Luca. ti propongo due “pillole” di Psicologia Cardinale:

1) Dio è Perfetto, Onnipotente e Onnipresente
2) “amerai il Dio tuo con tutto il cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente” (Mt 22:37)

una vita umana di solito non è un periodo di tempo abbastanza lungo per digerirle. ma il livello della salute psichica dipende dal progresso già fatto nel “digerire”. perciò ti raccomando di non perdere tempo nei esercizi mentali basati sui “pilastri su cui ho poggiato per molto tempo del mio credo”

come un catalizzatore per processo di “digerire” ti propongo questo pensiero e un racconto:   

       
“Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite ogni sorta di prove, sapendo che la vostra fede, messa alla prova, produce pazienza. E la pazienza completi l’opera sua in voi, perché siate perfetti e integri, senza mancare di nulla.” (Lettera di Giacomo)

"Avvenne un tempo che, san Francesco d’Assisi e frate Leone andando da Perugia a Santa Maria degli Angeli, il santo frate spiegasse al suo compagno di viaggio cosa fosse la “perfetta letizia”.
Era una giornata d’inverno e faceva molto freddo e c’era pure un forte vento tanto che procedevano camminando l’uno innanzi all’altro e, mentre frate Leone stava avanti, frate Francesco chiamandolo diceva: frate Leone, se avvenisse, a Dio piacendo, che i frati minori dovunque si rechino dessero grande esempio di santità e di laboriosità, annota e scrivi che questa non è perfetta letizia.
Andando più avanti San Francesco chiamandolo per la seconda volta gli diceva: O frate Leone, anche se un frate minore dia la vista ai ciechi, faccia raddrizzare gli storpi, scacci i demoni, dia l’udito ai sordi, fa camminare i paralitici, dia la parola ai muti, e addirittura fa resuscitare i morti di quattro giorni; scrivi che non è in queste cose che sta la perfetta letizia.
E ancora andando per un poco san Francesco grida chiamandolo: O frate Leone, se un frate minore parlasse tutte le lingue e conoscesse tutte le scritture e le scienze, e sapesse prevedere e rivelare non solo il futuro ma anche i segreti più intimi degli uomini; annota che non è qui la perfetta letizia.
E andando ancora più avanti san Francesco chiamando forte diceva: O frate Leone pecorella di Dio, anche se il frate minore parlasse la lingua degli angeli, conoscesse tutti i misteri delle stelle, tutte le virtù delle erbe, che gli fossero rivelati tutti i tesori della terra, e tutte le virtù degli uccelli, dei pesci, delle pietre, delle acque; scrivi, non è qui la perfetta letizia.
E andando più avanti dopo un po’ san Francesco chiamava il su compagno di viaggio: O frate Leone, anche se i frati minori sapessero predicare talmente bene da convertire tutti i non credenti alla fede di Cristo; scrivi non è questa la perfetta letizia.
E così andando per diversi chilometri quando, con grande ammirazione frate Leone domandò: Padre ti prego per l’amor di Dio, dimmi dov’è la perfetta letizia. E san Francesco rispose: quando saremo arrivati a Santa Maria degli Angeli e saremo bagnati per la pioggia, infreddoliti per la neve, sporchi per il fango e affamati per il lungo viaggio busseremo alla porta del convento. E il frate portinaio chiederà: chi siete voi? E noi risponderemo: siamo due dei vostri frati. E Lui non riconoscendoci, dirà che siamo due impostori, gente che ruba l’elemosina ai poveri, non ci aprirà lasciandoci fuori al freddo della neve, alla pioggia e alla fame mentre si fa notte. Allora se noi a tanta ingiustizia e crudeltà sopporteremo con pazienza ed umiltà senza parlar male del nostro confratello, anzi penseremo che egli ci conosca ma che il Signore vuole tutto questo per metterci alla prova, allora frate Leone scrivi che questa è perfetta letizia. E se noi perché afflitti, continueremo a bussare e il frate portinaio adirato uscirà e ci tratterà come dei gaglioffi importuni, vili e ladri, ci spingerà e ci sgriderà dicendoci: andate via, fatevi ospitare da altri perché qui non mangerete né vi faremo dormire. Se a tutto questo noi sopporteremo con pazienza, allegria e buon umore, allora caro frate Leone scrivi che questa è perfetta letizia.
E se noi costretti dalla fame, dal freddo e dalla notte, continuassimo a bussare piangendo e pregando per l'amore del nostro Dio il frate portinaio perché ci faccia entrare. E questi furioso per cotanta molesta insistenza si riprometterebbe di darci una sonora lezione, anzi uscendo con un grosso e nodoso bastone ci piglierebbe dal cappuccio e dopo averci fatto rotolare in mezzo alla neve, ci bastonerebbe facendoci sentire uno ad uno i singoli nodi. Se noi subiremo con pazienza ed allegria pensando alle pene del Cristo benedetto e che solo per suo amore bisogna sopportare, caro frate Leone, annota che sta in questo la perfetta letizia. Ascolta infine la conclusione, frate Leone: fra tutte le grazie dello Spirito Santo e doni che Dio concede ai suoi fedeli, c'è quella di superarsi proprio per l'amore di Dio per subire ingiustizie, disagi e dolori ma non possiamo vantarci e glorificarci per avere sopportato codeste miserie e privazioni perché questi meriti vengono da Dio. Infatti le sacre scritture dicono: cosa hai tu che non sia stato concesso da Dio? E se tu hai ricevuto una grazia da Dio perché te ne vanti come se fosse opera tua? Noi ci possiamo gloriare nella nostra croce fatta di sofferenze e privazioni. Sul Vangelo sta scritto: Io non mi voglio gloriare se non nella croce di nostro Signore Gesù Cristo" (Perfetta Letizia)

domenica 8 gennaio 2012

anno 2012 terrestre e Bene Assoluto


sara:
ciao!


sara

claudia:
mi vien voglia di vedere come sarà il cielo in quel periodo intorno al solstizio
(l'hai già fatto Alexander?)
in realtà l'asse terra-sole dovrebbe essere sempre allineato con il centro della galassia (direzione della costellazione del saggitario) al solstizio d'inverno, ma magari questa volta sarà particolarmente preciso.

comunque dato che c'è molto interesse su questo 2012, quest'anno dovremmo approfondire,
fare un lavoro di ricerca di tutte le varie versioni (antiche e moderne) e dedicarci qualche serata aperta o cafè ( come dicevamo) con la visione della scienza esoterica

sarebbe interessante spostare l'attenzione dall'idea di catastrofe senza però togliere valore alle interpretazioni ai segnali e soprattutto ai cicli
la tendenza quest'anno sarà quella appunto o catastrofista o denigratoria
noi dovremmo dare una voce differente e più saggia
ma x questo è utile essere molto ben informati

allora questo è un buon inizio Sara

a.:
qualsiasi evento che è già successo in passato, sta succedendo ora o succederà in qualunque momento di futuro fa parte del Perfetto Ordine o Bene Assoluto

il futuro della Terra lo conoscono solo Quelli nel Cosmo Che partecipano consciamente nel Perfetto Ordine considerando il nostro sistema solare come una parte (molto secondaria) del Tutto

perciò nessun essere umano può sapere che parte del Bene Assoluto farà l'umanità nel suo anno 2012 terrestre