mercoledì 28 dicembre 2011

Bibbia ... non è un libro di favole e nemmeno un librucolo per un'infanzia (Luca)

Luca:
 … ovviamente per conoscere che il "bene" è "bene" bisognava poterlo paragonare con ciò che "non è bene",e gli è costata anche molto cara questa esperienza (almeno secondo la Bibbia,che per qualcuno può anche non essere un libro sacro,e nemmeno un testo sapienziale, liberissimo di pensarla così,ma per qualc'un altro contiene delle verità,pur nella difficoltà di comprensione,per noi uomini del 2000, di un linguaggio e di figure retoriche di 3000 o 2000 anni fà, o comunque non è un libro di favole e nemmeno un librucolo per un'infanzia che non ne vuole sapere di crescere

A:
sono completamente d'accordo con te, Luca. Bibbia come Vangelo, Corano, Tao Te Ching etc. sono libri sacri (sacro (lat.) - attaccare, aderire, avvincere). hanno scopo di aderire umanità a Dio. ma Parte Divina di questi libri uno puo leggere solo sapendo linguaggio della Verità - simboli e numeri. diversamente rimane solo parte profana - parole

se la "gregge di bipedi" (Maestro M.M., Agni Yoga) sapesse che cosa significa il fatto che Gesù era morto in ora 9 e in quel momento il velo tra 1 e 2 sala di una sinagoga era strappata, la morte di Gesù sarebbe considerata come la festa più grande e gioiosa in ultimi 2000 anni, e tutti chiese dovrebbero essere le case di gioia con Gesù risorto sopra altare

che cosa significa "In principio era il Verbo … " e che cosa è "il Verbo" in Vangelo secondo Giovanni che ti piace molto? (link: http://la-quarta-porta.blogspot.com/2011/10/la-verita-e-il-suo-linguaggio.html )

che cosa significa in linguaggio numerologico che Vangeli sono 4, e l'ultimo vangelo ha 3x7=21 capitoli, e che in questo ultimo capitolo di Vangelo Gesù venuto come 8 tra 7 discepoli, e che i pesci erano 153, e che Lui ha chiesto 3 volte Pietro "mi ami"?

e molte, molte altre parti di Vangelo ….

riguardando Bibbia, qui è una spiegazione esoterica di un solo versetto dall'Esodo fatto da Blavatskaya ("Dottrina Segreta") usando chiave metafisico e numerologico:

" … Mosè implora il Signore di mostrargli la sua “gloria”.
Evidentemente, ciò che dobbiamo accettare non è il semplice senso letterale come si trova nella Bibbia. Nella Cabala ci sono sette significati, e noi possiamo darne due:

 [metafisico:]
"Tu non puoi vedere la mia faccia... Io ti metterò in una spaccatura della roccia e ti riparerò con la mia mano entre passo. Poi ritirerò la mano e tu vedrai il mio a’hoor, cioè il mio dorso". Questo significa: Io ti mosterò “il mio dorso”, cioè il mio universo visibile, la mia manifestazione inferiore, ma tu, essendo ancora incarnato, non puoi vedere la mia natura invisibile. Così procede la Cabala.

[numerologico:]
I numeri del nome “Mosè” sono quelli di “Io Sono Quello che Sono”, cosicché i nomi Mosè e Jehovah sono uniti nell’armonia numerica. La parola Mosè è 5+300+40 ) םשח ), e la somma dei valori delle sue lettere è 345; Jehovah, il Genio par excellence dell’Anno Lunare, assume il valore di 543, l’inverso di 345.

… Cosicché quando Mosè dice: “Lasciami vedere la tua faccia o la tua gloria”, e l’altro risponde giustamente, e con ragione: “Tu non puoi vedere la mia faccia... ma mi vedrai di dietro”, il senso è vero, anche se le parole non sono precise; perché l’angolo e il dietro di 543 è la faccia di 345.




LA VOCE DEL SILENZIO
DEDICATO AI POCHI

QUESTE istruzioni sono per coloro che ignorano i pericoli

 "Questa terra, o discepolo, è la stanza del Dolore, dove lungo il Sentiero delle dure prove sono sparse insidie per avvolgere il tuo ego nell’illusione detta la “Grande Eresia”.

Questa terra, o discepolo ignaro, è soltanto il vestibolo tenebroso che conduce a quel crepuscolo che precede la valle di vera luce — quella luce che vento non può estinguere, che arde senza lucignolo e senza alimento.
Dice la Grande Legge: “Per diventare il conoscitore del Sé, devi prima essere il conoscitore del sé”. Per giungere alla conoscenza di questo sé, devi abbandonare il sé al Sé, l’essere al non-essere, e allora potrai riposare fra le ali del GRANDE UCCELLO. Dolce invero è riposare tra le ali di quello che non è nato, né muore, ma è l’AUM attraverso eterne età.
Cavalca l’Uccello di Vita, se vuoi sapere.
Rinunzia alla tua vita, se vuoi vivere."
 

2 commenti:

  1. grazie Sasha di questo regalo di fine anno.
    E' una chiave di lettura nuova per me,ma ben venga.
    Tutto ciò che di nuovo ed "illuminante" mi viene proposto è da me ben accetto,al fine di "digerirlo"=e ci vuole ben un tempo di digestione,interiorizzarlo per poi esteriorizzarlo in un comportamento,convinto se si è convinti (intendo non solo dal "maestro",ma tramite le riflessioni da lui proposte,ci si fà convinti.
    Senza convinzione personale,non si può proseguire seriamente su un cammino di questo tipo,credo che anche tu sarai daccordo su questa mia "convinzione".
    Domani parto x Siviglia e ritorno al 2 gen sera.
    Auguri in anticipo=interpretali per quello che pensi sia il significato,soncero,che ti viene più naturale.
    Sappi solo che....non sono un bla-bla!

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  2. Volevo già mandare anche questo pezzo (La Voce del Silenzio) già l'altra volta, a questo punto non resisto,
    (lo so è un pò lungo scusate ma è davvero difficile estrapolare dei pezzi da questo libro, non ti fermeresti mai..)

    cosa puoi aggiungere su questi numeri? sono in sostanza i simboli che usiamo

    ...
    Tre Aule, o stanco Pellegrino, conducono al termine delle prove. Tre Aule,
    o Conquistatore di Mâra, ti condurranno per tre stati14 al quarto,15 e da questo
    ai sette Mondi,16 ai Mondi dell’Eterno Riposo.
    Se vuoi conoscerne i nomi, ascolta e rammenta. Il nome della prima Aula è
    IGNORANZA, Avidyâ. E questa l’Aula in cui hai visto la luce, in cui vivi e
    morrai.17
    Il nome della seconda è Aula della CONOSCENZA.
    L’Anima tua vi troverà i fiori della vita, ma un serpente attorto sotto ogni
    fiore.18
    Il nome della terza Aula è SAGGEZZA, al di là si stendono le acque senza
    spiagge di AKSHARA, la Fonte indistruttibile dell’Onniscienza.19
    Se vuoi attraversare incolume la prima Aula, non lasciare che la tua mente
    confonda i fuochi del desiderio, che vi ardono, con il sole della vita.
    Se vuoi attraversare incolume la seconda, non fermarti ad aspirare la
    fragranza dei suoi fiori inebrianti. Se vuoi liberarti dalle catene karmiche, non
    cercare il tuo Guru in queste regioni mâyâviche.
    I SAGGI non si attardano nei giardini dei sensi.
    I SAGGI non curano le voci seduttrici dell’illusione.
    Cerca chi deve darti la nascita20 nell’Aula della Sapienza, nell’Aula, che si
    trova al di là, dove le ombre sono ignote, e dove la luce della verità splende
    con gloria imperitura.
    Ciò che è increato, risiede in te, o Discepolo, come risiede in quell’Aula.

    Se vuoi raggiungerlo ed unificare i due, devi spogliarti delle fosche vesti
    d’illusione. Soffoca la voce della carne, non permettere che immagine di senso
    si ponga tra la sua luce e la tua, affinché le due possano fondersi in una. E
    avendo conosciuto la tua propria Ajñâna,21 fuggi l’Aula della cognizione.
    Quest’Aula è pericolosa nella sua perfida bellezza; è necessaria soltanto per la
    tua preparazione. Guardati, o Lanu, affinché la tua Anima, abbagliata da uno
    splendore illusorio, non si attardi e non.sia presa nella sua ingannevole luce.
    ............

    Se vuoi, o Discepolo, attraverso l’Aula della Sapienza raggiungere la valle
    di Beatitudine, chiudi fortemente i tuoi sensi alla grande e funesta eresia della
    Separazione che ti allontana dalla pace.

    Non lasciare che il tuo “Divino-Nato”, immerso nell’oceano di Mâyâ, si
    distacchi dalla Madre universale (ANIMA), ma lascia che l’igneo potere si
    ritiri nel più intimo asilo, nella camera del cuore,23 nel soggiorno della Madre
    del Mondo.24
    Allora dal cuore quel potere s’innalzerà alla sesta regione, la media, posta
    fra i tuoi occhi, dove diventerà il respiro dell’ANIMA-UNA, la voce che tutto
    riempie, la voce del tuo MAESTRO.

    Allora soltanto potrai diventare un “Viandante del Cielo”,25 che cammina
    sui venti al di sopra delle onde, senza che i suoi passi tocchino le acque.

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