lunedì 14 marzo 2011

meditazione, domenica 13.03.11, sintesi

 
maria cristina:
Ho visto un volto di Luce , sembrava Gesù, poi, dopo un po’, ne ho visti altri; mi son detta di non aver paura , ma la mente alla fine è entrata.
Un secondo: prima della fine mi è entrata in bocca come un ostia luminosa, molto più grande, mi è venuta nausea.

bocca - Toro (Terra) in anatomia astrologica.  

"I cristiani sanno che il pane e il vino della comunione rappresentano il corpo e il sangue del Cristo, ma pochissimi hanno approfondito il significato di questi simboli, i quali corrispondono ai due grandi principi cosmici - il principio maschile (il pane) e il principio femminile (il vino) - che lavorano in tutte le regioni dell'Universo. Il pane e il vino sono due simboli solari. Al di là del pane e del vino dell'Ultima Cena, occorre vedere le due proprietà del sole: la sua luce e il suo calore, che creano la vita. La luce del sole è la saggezza, e il suo calore è l'amore. Ecco cosa sottintendeva Gesù quando diceva: "Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna". Noi dobbiamo quindi mangiare il corpo del Cristo, ossia la saggezza, e bere il Suo sangue, ossia l'amore, al fine ditrasformarci.
È talmente importante approfondire il significato delle immagini e dei riti che le religioni ci presentano! Il giorno in cui i cristiani si abitueranno a comunicare ogni mattina con quella grande ostia che si innalza nel cielo (il sole) e con quel vino
(il suo calore), vivranno la vita eterna. Sì, perché il sole è vivo." (Omraam Mikhaël Aïvanhov)


alessandro:
Distacco. Sono riaffiorati ricordi di momenti intensi dell'adolescenza. La meditazione e l'armonia con il cosmo possono aiutarci a 'ricostruire' noi stessi. La vita personale è un sogno breve.

"Istruire l’uomo a lavorare nella materia mentale è istruirlo a creare. Insegnare alla gente a conoscere la natura dell’anima, è metterla in contatto cosciente con il lato soggettivo della manifestazione, e porre nelle mani degli uomini il potere di lavorare con l’energia dell’anima. Mettere gli uomini in grado di sviluppare i poteri dell’aspetto anima, è metterli in rapporto con le forze e le energie nascoste in ogni regno della natura.
Allora, quando il contatto con l’anima e la percezione soggettiva sono rafforzati e sviluppati, l’uomo può divenire un creatore cosciente, cooperante ai piani evolutivi e divini. Passando attraverso i vari gradi, la sua capacità di lavorare e quella di giungere al pensiero che sottostà ad ogni simbolo si accrescono. Non è più ingannato dall’apparenza, ma la riconosce come la forma illusoria che vela ed imprigiona qualche pensiero." (Alice Bailey)


claudia:
Ho sentito molto chiaramente quando ci siamo uniti in meditazione e anche quando ci siamo staccati,
mi sembra che stiamo imparando a riconoscere le nostre energie,
salendo i fili il cerchio di anime era molto stretto e concentrato,
un grande lavoro di concentrazione sull'unità,
eravamo come osservati, come gruppo, ed esaminati i moventi dei singoli.
è stato un lavoro duro, molto concentrato, che non lasciava spazio a visioni o impressioni libere.
mi è piaciuto.

" ... Con strenuo sforzo ci esercitiamo nell’amore divino per giungere ad una visione intellettuale, fino a che, aprendoci una via per mezzo dei sensi riuniti, ci innalziamo al di sopra della nostra stessa mente, verso la splendida visione di Dio... L’uomo che sale sulla vetta della sua mente è Dio esaltato" (Maestro Eckart)

dimenticavo, verso l'inizio ho sentito un forte impulso,
la testa ha iniziato a muoversi in senso antiorario [Fuoco in discesa]



andrea:
Il futuro è il nostro presente

"Lo Yogi è cosciente di essere in realtà onnipresente, cioè che l’anima è una con tutte le anime e perciò parte della unità essenziale, della vita Una e onnipervadente, illi-mitato e immutabile principio, causa di ogni manifestazione. Egli è del pari onnisciente, poiché può far sua ogni conoscenza. È liberato dal campo della conoscenza, ma vi può agire; può usare lo strumento di conoscenza per apprendere ciò che vuol sapere, ma è accentrato nella coscienza del conoscitore. Né spazio né tempo possono trattenerlo, né può imprigionarlo la forma materiale: è giunto al vertice così descritto da Patanjali nei tre sutra conclusivi:
 

32. Le modificazioni della sostanza mentale (o qualità della materia), prodotte
dalle tre guna, hanno fine, poiché hanno servito allo scopo.
 

33. Anche il tempo, che è il susseguirsi delle modificazioni mentali, termina, e cede il posto all’ETERNO ORA.
 

34. Quando le tre guna non hanno presa sul Sé, si consegue l’Unità Isolata. La
pura coscienza spirituale si ritrae nell’Uno." (La Luce dell'Anima, A.Bailey)


4 commenti:

  1. Mi correggo perchè è successo ancora, la testa si è mossa di nuovo, ho controllato la direzione ,non è semplice perchè dipende da che punto di vista la guardi, se sei in alto ti sembra antiorario ma per noi è orario, per intenderci se dovessi piegare la testa in avanti girerebbe come un orologio, ma dato che mentre medito il punto di vista cambia sembra antiorario..... mi son fatta capire?? comunque se puoi spendere 2 parole ancora sul fuoco ascendente o discendente.......
    qui dico qualcosa sulla meditazione appena fatta,,,a fresco:::
    parte un volo di uccello bianco e vola verso l'alto ad unirsi al sole,
    da Fuoco , che è principio primo, dipartono raggi che si dividono a loro volta, e si dividono ancora e ancora un sacco di volte sino a diventare più grossolani e più materiali, fin a che dopo molti passaggi arrivano sulla terra sotto forma di materia . dalla materia , o dall'uomo materiale qualche volta si accendono delle luci , queste luci quando sono stabili risalgono di nuovo verso l'origine portando con sè la loro esperienza e donandola al fuoco o sole originario.

    RispondiElimina
  2. la regola generale della "spirale energetica": "il verso dell'energia è quello che si ottiene immaginando di fare avanzare una vite destrorsa"

    "10. PADRE-MADRE TESSE UNA TELA, IL CUI LEMBO SUPERIORE È FISSATO ALLO SPIRITO, LA LUCE DELLA TENEBRA UNA, E
    L’INFERIORE AL SUO ESTREMO OSCURO, LA MATERIA; E QUESTA TELA È L’UNIVERSO, INTESSUTO DELLE DUE SOSTANZE FATTE IN
    UNA, LA QUALE È SVABHÂVAT.
    11. LA TELA SI ESPANDE QUANDO L’ALITO DI FUOCO LE È SOPRA; SI CONTRAE QUANDO IL RESPIRO DELLA MADRE LA TOCCA. ALLORA I FIGLI SI DISGIUNGONO E SI DISPERDONO, PER RITORNARE NEL SENO DELLA LORO MADRE ALLA FINE DEL GRANDE GIORNO, E RIDIVENTANO UNO CON ESSA. QUANDO SI RAFFREDDA, DIVENTA RADIANTE. I SUOI FGLI SI ESPANDONO E SI CONTRAGGONO IN SE STESSI E NEI PROPRI CUORI; ESSI ABBRACCIANO L’INFINITUDINE." (Libro Dzian, Dottrina Segreta, E.Blavatskaya)

    RispondiElimina
  3. grazie, stavo giusto chiedendo di chi è lo scritto, immaginavo... bello.
    sopra o sotto la nostra mente? è quella in questo caso (collegata con anima) che divide o unisce le due facce dell'universo?

    (la tela) chiarisce anche l'idea di universo finito e di spazio illimitato che sentivo intuitivamente, forse era corretto (anche se limitato))). universo finito è la tela, entro ciò che possiamo immaginare come esistente e inesistente , ma che possiamo immaginare, mentre l'illimitato è tutto ciò che E' senza l'apporto del nostro essere o non essere......
    vabè le parole sono un pò limitate ineffetti,, ci provo.... ciao

    RispondiElimina
  4. noto ora...che data e ora il precedente commento...!

    RispondiElimina